PALERMO (ITALPRESS) – “L’ipotesi di non raggiungere un’intesa” con il Comune di Palermo sul contratto di servizio in scadenza il 3 dicembre “la scartiamo perchè stiamo giornalmente interagendo con l’Amministrazione per trovare una soluzione, che nel breve dovrebbe essere quella di una proroga, prevista da contratto, che possiamo tranquillamente mettere in atto”. Così, in un’intervista all’Italpress, Mario Butera, presidente del Consiglio di amministrazione di Amg Energia, società partecipata che effettua la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, delle scuole, degli uffici pubblici ma anche degli impianti sportivi cittadini. “Sul lungo periodo bisognerà anche comprendere quali saranno le indicazioni nazionali, perchè al momento il dl Concorrenza, appena varato dal Consiglio dei ministri, e che è alle Camere, dice tutta una serie di cose sulle società in house che dovranno essere chiaramente rispettate quando si andrà a riscrivere il contratto di servizio”, ha sottolineato Butera.
“L’ipotesi che il contratto di servizio non venga prorogato non la tengo neanche in considerazione perchè – ha evidenziato Butera – chiaramente Amg è patrimonio del Comune e qualora non dovesse raggiungersi l’accordo si andrebbe a creare un problema reale. Il problema sarebbe quello di non avere la manutenzione su tutto quello che è il parco tecnologico che in questo momento è affidato per la manutenzione ordinaria a Amg: dalla pubblica illuminazione, ai semafori, agli impianti degli uffici pubblici. Ma anche gli impianti di climatizzazione delle scuole, la piscina comunale. Sarebbe un problema serio per la città, quindi non lo teniamo nemmeno in considerazione. Ma tutto questo va ovviamente calato in un’ottica attuale, visto che i nuovi contratti sono chiaramente diversi, essendo il nostro stato fatto 20 anni fa e quindi va adeguato al tempo attuale. Al momento la soluzione più facile è quindi una proroga per evitare che i servizi vengano interrotti”.
Numerosi impianti da curare e soprattutto da far rendere al meglio, ma anche la difficoltà relativa alla tipologia del contratto in essere che prevede da parte di Amg solamente la manutenzione e non l’intera gestione. “La proprietà dell’impianto rimane del Comune, quindi significa che nel momento in cui dobbiamo intervenire in una manutenzione straordinaria, cioè se c’è un guasto che non è ordinario, la trafila diventa lunghissima dal punto di vista burocratico del comune che deve andare a reperire le somme, i capitoli di spesa, fare l’impegno di spesa e dirci di andare a fare l’intervento sul nostro preventivo – ha spiegato il presidente di Amg Energia -. Chiaramente questa lungaggine burocratica crea anche degli scompensi agli impianti stessi che in una condizione normale potrebbero essere aggiustati immediatamente. L’idea propria della modifica del contratto di servizio è andare in questo senso, cioè un contratto che preveda il cosiddetto full service”.
Parlando di efficientamento energetico e green energy, Amg recentemente ha portato avanti diverse iniziative, tra cui quella del nuovo parco auto completamente ecologico: “Quella delle nuove macchine probabilmente è l’iniziativa più visibile perchè vanno in giro per la città quindi è facile accorgersene – ha affermato Butera -. Noi abbiamo installato quattro colonnine, due di ricarica veloce e due a ricarica lenta, fra l’altro sotto un posteggio che ha una copertura fotovoltaica proprio per ottimizzare la produzione di energia da fonte rinnovabile e le altre macchine sono fondamentalmente a gas. Il nostro parco auto era veramente vetusto”. “D’altro canto – ha aggiunto Butera – stiamo lavorando molto sull’attualità, quindi la transizione energetica, e abbiamo fatto un protocollo d’intesa con il Cus Palermo con dei primi interventi-pilota per verificare le possibilità d’intervenire principalmente sull’illuminazione con la sostituzione di corpi illuminanti tradizionali con corpi a led; abbiamo fatto un accordo con l’Orto Botanico per una caldaia di una serra e stiamo tentando di fare la prima comunità energetica rinnovabile allo Zen assieme alla città metropolitana ed al comune.
“Inoltre – ha spiegato – abbiamo co-finanziato anche un dottorato per lo studio della transizione dei gasdotti. Oltre tutte queste cose che stiamo mettendo insieme, stiamo anche prendendo la certificazione Esco, che fra l’altro era un obiettivo degli amministratori, che ci permetterebbe di titolarci come Energy Service Company. Questo significherebbe diventare una società di servizi energetici che può permettersi di vendere servizi avendoli ripagati con risparmio energetico, quindi economico”, ha concluso Butera.
(ITALPRESS).
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