Con un emendamento al disegno di legge 1066 in materia di regolazione unitaria del servizio idrico nella Regione Sicilia i deputati Giuseppe Compagnone (Movimento Nuova Autonomia) e Daniela Ternullo (Forza Italia) hanno proposto all’attenzione dell’Assemblea Regionale Siciliana l’opportunità di introdurre, per gli utenti siciliani, un bonus idrico integrativo rispetto al bonus sociale idrico istituito dal Governo nazionale nel 2015. “Attualmente – affermano Compagnone e Ternullo – i soggetti beneficiari del bonus sociale idrico sono solo gli utenti domestici residenti, in condizioni di disagio economico sociale, appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore ad 8.107,50 euro, ovvero ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico ed indicatore ISEE non superiore a 20.000,00 euro. L’ammontare dell’agevolazione poi viene calcolata in funzione della numerosità del nucleo familiare, applicando la tariffa agevolata alla quantità essenziale di acqua necessaria pro capite, stimata in 40 litri a persona.”
“Dati questi parametri – proseguono i due deputati – il sostegno offerto dal Governo non appare sufficiente per le famiglie in stato di bisogno, innanzi tutto perché per un consumo normale e senza sprechi di acqua occorrono almeno 100 litri pro capite al giorno ed in secondo luogo perché, da una ricognizione effettuato sul bonus sociale idrico, emerge che il sostegno erogato va in media da un minimo di 11 euro lordi all’anno ad un massimo di 60 euro lordi all’anno. In termini di incidenza gli importi attualmente riconosciuti corrispondono a quote che vanno dal 6% al 13% della spesa effettiva. Per questo con l’emendamento proposto offriamo al Parlamento ed al Governo l’opportunità di riconoscere alle famiglie siciliane in difficoltà economica un ammontare aggiuntivo del bonus attualmente previsto ampliando anche la soglia di ISEE prevista per l’accesso al bonus”.