“Per la stabilizzazione degli Asu sul piano tecnico e burocratico è stato fatto tutto il possibile, ore è sul piano politico che occorre muoversi per evitare che il governo nazionale blocchi il processo di stabilizzazione di 4.571 lavoratori che sono in questa condizione di precariato da 24 anni”.
Ad affermarlo è il deputato autonomista Giuseppe Compagnone, che prosegue: “È una battaglia di civiltà e di dignità del lavoro attorno alla quale tutte le forze sindacali e politiche siciliane hanno saputo trovare la sintesi, fornendo un fondamentale contributo all’approvazione dell’articolo 36 della Legge di Stabilità. Ora è tempo di ritrovare quello stesso spirito di unità e giustizia e trasferirlo alla deputazione nazionale. Tutti i deputati ed i senatori, di ogni colore politico, ed in particolare quelli siciliani, devono sapere che la questione o si risolve a Roma o non si risolve. Credo – conclude Compagnone – che la proposta formulata dall’assessore Scavone di istituire con il Governo centrale un tavolo tecnico per definire il percorso di stabilizzazione degli Asu debba diventare proposta comune di tutto il Parlamento Siciliano. Confido nel buon senso dei miei colleghi e nella loro capacità di convincere i livelli nazionali”.