Oggi a Gangi, alle 18.30 in Piazza Catena, e domani a Petralia Sottana, alle 18.30 in Piazza Finocchiaro Aprile si terranno gli spettacoli conclusivi della rassegna itinerante di teatro per l’infanzia “La carovana dei bambini” con la replica dello spettacolo “Otello e lo stregone” della Casa di Creta. La rassegna organizzata dalle OTqA (OfficineTeatraliquintArmata) in collaborazione con i comuni di Gangi, Petralia Soprana e Sottana e col MIC (Ministero della Cultura) è stata accolta con calore dai bambini, che hanno partecipato mostrando un coinvolgimento attivo e costante, lungo tutta l’estate, anche nei pomeriggi minacciati dai nuvoloni.
Nata, quindi, come omaggio ai bambini a seguito delle restrizione degli spazi creativi, vitali e relazionali imposti dalla pandemia, la rassegna ha ritrovato nei bambini degli interlocutori ideali: schietti, curiosi, interessati, naturalmente inclini ad abitare mondi incantati e a far coesistere realtà e fantasia. Ma anche molto precisi e puntuali nelle osservazioni e le domande post-spettacolo.
E qual è il senso di un’operazione culturale se non quello di coinvolgere il contesto, di far sì ch’esso partecipi, risponda, chieda, esiga. Questo i bambini, a modo loro, hanno fatto. Ripagando gli organizzatori dell’impegno, della generosità, e anche per certi versi delle forzature imposte a se stessi nell’andare in scena al di fuori della cornice classica: il teatro. La carovana itinerante, infatti, fatta di piazze, pomeriggi, adattamenti delle scene, ha rappresentato una sfida per gli attori. “Eppure – sostiene il direttore artistico della rassegna Santi Cicardo – la pandemia, il pubblico in generale, i bambini e gli operatori stesso del teatro e della cultura, esigevano una risposta. Una risposta di sicurezza, di presenza e di costanza a fronte del disorientamento e della disarticolazione dei modus vivendi verificatasi dell’ultimo anno e mezzo”. Sicurezza, doppiamente intesa, specifica il direttore artistico, “sia rispetto alla possibilità di andare avanti con le pratiche teatrali e culturali, adottando le necessarie misure per evitare i contagi, sia rispetto alla possibilità di non rinunciare agli ancoraggi esistenziali, artistici, culturali, necessari tanto quanto”. Questo è stato il trait d’union delle compagnie impegnate nei 18 appuntamenti della prima rassegna di teatro itinerante per l’infanzia, “La carovana dei bambini”. Lo ricordiamo sono: Le OTqA/Casa Teatro, La Casa di Creata e Nave Argo.
Si predispone anche una stagione serale e di matinée per le Madonie, perché “A differenza di quanto si tenda a credere, i luoghi periferici sono generativi, vitali, attenti e potenti. E se così non fosse, se un po’ di polvere si fosse adagiata sulle anime se ci fosse bisogno di parlare loro, il teatro ha, tra le sue tante qualità, anche quella di saper spingere a una presa di consapevolezza, di saper interrogare intimamente e collettivamente le coscienze degli spettatori. Di coinvolgerli”. Del resto, si sa, non esiste teatro senza spettatori, questa è la grande differenza con altre forme di fruizione d’arte. Il teatro vive dell’atmosfera di rimando tra attori e spettatori, è questo che ne determina la magia, e che dopo ti accompagna a casa una tensione unica, non riproducibile in altre forme.