Anche quest’anno, come da tradizione e consolidata consuetudine, la Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo col segretario generale Pasquale De Vardo, in prossimità del Ferragosto, diffonde un’analisi dettagliata dei dati relativi a quello che, da oltre un decennio, corrisponde al drammatico disfacimento del settore dell’edilizia, un comparto che da sempre è stato volano per l’intera economia della provincia Palermitana.
“L’analisi dei numeri fino al 2020 ha fatto sostanzialmente tremare i polsi, la nostra provincia a causa della palese inadeguatezza politica ed amministrativa delle classi dirigenti e politiche nazionali, regionali e metropolitana, ha contribuito a massacrare un settore strategico come quello delle costruzioni – afferma De Vardo – Troppo spesso, infatti, anche parte della classe politica Palermitana si è rilevata decisamente inconcludente. Ci auguriamo che in questa fase l’obiettivo sia comune e il rilancio occupazionale e socio-economico di Palermo, mettendo da parte ideologie o appartenenze politiche, possa essere in cima all’impegno di tutti gli attori sociali per un vero bene comune”.
I dati fino all’avvento della pandemia erano terrificanti, il 2020 ha mostrato dati agghiaccianti, ma finalmente in questo primo semestre del 2021, dopo oltre 10 anni di crisi profonda e una pandemia mondiale, i dati negativi del settore edile hanno invertito la tendenza. Alcuni numeri:
“La pandemia è stata una sciagura per tutti i settori, – continua Pasquale De Vardo- la gara alla solidarietà e gli strumenti di sostegno al reddito messi in atto dal governo centrale sono stati impressionanti e sacrosanti, ma dobbiamo registrare che l’importante strumento della cassa integrazione ha evidenziato atteggiamenti gravi e censurabili da parte di parecchie aziende che in maniera furbesca e spesso quasi criminale, hanno approfittato della situazione attraverso l’utilizzo delle misure a favore dei lavoratori, i quali, però, sono stati costretti loro malgrado a proseguire l’attività lavorativa rigorosamente in nero nel mentre erano interessati da questa forma di sostegno a reddito. Si tratta di un fenomeno vergognoso che, accanto alla palese truffa, all’elusione contributiva e dell’abbattimento dei costi sulla sicurezza, rappresenta una pesante concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese serie e sane che operano nella nostra realtà e che rimangono il vero tessuto sociale ed economico del territorio Palermitano”.
“Possiamo registrare che le importanti risorse arrivate dell’eco-bonus, dal sisma-bonus e dal 110%, hanno segnato positivamente la ripresa del settore, smuovendo, in primis, il comparto dell’edilizia privata. Ma ovviamente non possiamo essere altrettanto fiduciosi per il rilancio dell’edilizia pubblica, perché non possiamo dimenticare tutte le risorse pubbliche già a disposizione, come Per esempio, gli oltre 750 milioni di euro derivanti dai Patti per il Sud e per Palermo e dal masterplan che sicuramente andranno persi, passando dalla vergogna del ponte corleone o all’edilizia scolastica: tutte priorità del nostro territorio, che vengono sistematicamente rinviate, per cause e responsabilità ben precise. Mentre si continua a perder tempo – prosegue De Vardo – vi sono alcune delle parti sociali territoriali attive, come sindacati e Ance, che cercano quotidianamente di intervenire in maniera risolutiva con proposte concrete finalizzate a calmierare la paurosa ed inspiegabile impennata dei prezzi per le materie prime da costruzione, oltre a cercare attraverso il governo nazionale e regionale una proroga dei bonus oggi in essere e degli investimenti strutturali da dedicare alla provincia Palermitana, che oltre a quelle opere infrastrutturali dettate anche dal recovery-fund, riguardano una miriade di opere meno “blasonate”, ma di grande sostanza ed interesse per la collettività, quali la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie, l’edilizia scolastica e quella sanitaria, nonché la messa in sicurezza del nostro territorio. Tutta una serie di progetti finalizzati a dare risposte concrete al necessario sviluppo infrastrutturale della nostra provincia e al bisogno occupazionale delle migliaia di lavoratori edili oggi disoccupati, o impiegati a rischio della propria vita, in lavori nei quali non esiste alcuna regola di sicurezza“.
“I segnali di ripresa ci sono tutti e sono positivi, ma adesso non bisogna abbassare la guardia e il livello di attenzione deve essere massimo per evitare che questa ripresa possa trasformarsi in una gigantesca bolla di sapone, o peggio ancora che tutti questi investimenti possano riaccendere l’appetito della criminalità mafiosa. Pertanto, quella odierna deve essere un’opportunità di sviluppo occupazionale tutta Palermitana e va saputa gestire ed indirizzare per dare finalmente risposte al mondo de lavoro. Non possiamo più consentire ai nostri giovani di emigrare lontano da casa in cerca di occupazione e di prospettive future che, oggi, finalmente esistono anche a Palermo. Noi non ci fermeremo – conclude il segretario Pasquale De Vardo – la Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo proseguirà, con forza e senza reticenza alcuna, la battaglia per il lavoro e per la rinascita economico-sociale del nostro territorio che può e deve, partire dalla ripartenza dell’edilizia”.