Nella porta d’ingresso del centro vaccinale allestito presso l’istituto “Pietro Domina” di Petralia Sottana, campeggia un cartello con la scritta: “In data odierna le vaccinazioni sono sospese a causa del mancato approvvigionamento delle dosi”.

Inizia così una mattinata di ordinario disagio al centro vaccinale anti Covid di Petralia Sottana. Circa 90 le persone rispedite a casa perché erano finite le fiale, sia di Astrazeneca che di Johnson e Johnson. Nessuna risposta e un “niente dichiarazioni” dal Dipartimento di Prevenzione del Distretto Sanitario. “Situazione vergognosa” urlano in coro i cittadini e non sono mancati i momenti di tensione: “io e mia moglie abbiamo preso un permesso dal lavoro per recarci qui al centro e tra l’altro veniamo da Polizzi Generosa, potevano almeno avvisarci o istituire un numero telefonico alla quale chiedere informazioni” afferma un paziente in coda. Nonostante la notifica di appuntamento la gente è stata rispedita a casa senza nessuna informazione e senza un nuovo appuntamento. Fra questi anche molti insegnanti che si erano recati al centro vaccinale, con regolare prenotazione, per la somministrazione del richiamo Astrazeneca.

“Che amarezza – scrive una nostra lettrice – ho fatto il vaccino da brava cittadina, oltre che docente, proprio durante la bufera per le notizie sulle controindicazioni di astrazeneca. Il senso del dovere ha prevalso sulla paura. Oggi data del richiamo mi reco presso il magistrale di Petralia Sottana e mi dicono che sono finite le dosi, senza data certa per l’arrivo delle nuove dosi. Non è assicurata la copertura entro il range di tempo disposto per il richiamo”.

Non è la prima volta che il centro vaccinale di Petralia rimane sfornito di fiale, tanto che è ormai prassi per tanti utenti madoniti, quella di recarsi in altri centri vaccinali, come quello di Nicosia, Cefalù o anche Palermo, pur di non trovarsi di fronte alle quotidiane incognite offerte nella sede allestita nei locali dello storico Magistrale di Petralia.