Realizzare a Petralia Soprana, all’interno della Chiesa e del Convento di Santa Maria di Gesù, un Centro Studi e di spiritualità. Uno spazio museale che unisca arte e spiritualità, luogo di contemplazione del bello, ma anche di meditazione sul mistero della morte e resurrezione di Cristo. Un percorso artistico e al contempo catechetico che, partendo dai crocifissi dell’arte, farà riflettere sui “crocifissi” contemporanei: i disoccupati, gli emarginati, i migranti, gli scartati.
È il sogno del vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante, per valorizzare anche a livello turistico il borgo che ha dato i natali al frate e scultore Umile che, insieme al confratello Innocenzo, ai Crocifissi lignei ha dedicato gran parte della propria opera artistica, sin da quando, per la prima volta, lo scorso anno, ha visitato la struttura conventuale. L’obiettivo è far diventare il complesso sacro un Centro Studi sull’immagine artistica dei Crocifissi, a partire da quella unica rimasta impressa nella Sindone e, al contempo, farlo diventare un centro di spiritualità per comprendere e diffondere il messaggio d’amore del Dio Crocifisso. “Speriamo nelle risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Interno spiegano dalla Diocesi – grazie al protocollo siglato con la Regione Siciliana, per il restauro delle Chiese del Fondo edifici di culto”.