Palermo

Palermo, i disastri del traffico. “Orlando ha fallito. Si dimetta”

“Ma quale città europea, come qualcuno vuol far credere. Palermo sembra quasi uscita da una guerra”. Ad affermarlo è il deputato regionale palermitano Totò Lentini, capogruppo dei Popolari ed Autonomisti all’Ars che denuncia il grave problema della viabilità cittadina. “Le condizioni del manto stradale in gran parte della città sono pietose e a ciò va aggiunto il pericolo determinato dalle assurde scelte dell’assessore Giusto Catania, avallate dal sindaco e dalla sua giunta, che hanno determinato continui incidenti, alcuni purtroppo anche drammatici, facendo guadagnare a Palermo l’infelice primato di città più congestionata d’Italia secondo le rilevazioni di Tom Tom Index 2020 – afferma Lentini che sottolinea – Povera Palermo! Con questa amministrazione la città ha battuto il record di primati negativi”.

“Una condizione allarmante – prosegue il deputato – ulteriormente peggiorata dall’utilizzo spesso scriteriato di bici, bici elettriche e monopattini. La conversione verso una mobilità green è sicuramente un percorso da compiere, ma questo percorso va programmato e studiato seriamente, per la sicurezza di tutti. Invece assistiamo a un continuo aumento degli incidenti, delle denunce e dei contenziosi a carico del Comune. La viabilità rappresenta un ulteriore fallimento del sindaco Orlando che, pur avendo amministrato questa città per decenni, non ha provveduto, e neanche pensato, a un adeguato piano parcheggi per decongestionare il traffico. Le piste ciclabili poi sono del tutto improvvisate, tortuose, accidentate, si interrompono e riprendono senza alcuna logica. Pericolose tanto quanto le aree di sosta realizzate in mezzo alle carreggiate. E poi buche, strade dissestate, segnaletica al limite della schizofrenia rappresentano un incubo quotidiano per chi deve spostarsi da una parte all’altra della città”. “Al sindaco – conclude Lentini – non rimane che arrendersi e ritirarsi di buon ordine, per non far vivere ancora un altro anno di agonia ai palermitani”.

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