É stato approvato all’unanimità in Commissione Territorio e Ambiente il disegno di legge “Compagnone” sulla riqualificazione edilizia. La norma, depositata in parlamento nell’estate del 2019, adesso dovrà passare al vaglio della Commissione Bilancio per poi approdare in Aula per la conversione in legge.
“Il disegno di legge – afferma il relatore Pippo Compagnone (Mna) – nasce dalla necessità di rinnovare il vetusto patrimonio edilizio siciliano seguendo la filosofia della riqualificazione sismica ed energetica ed assegnando contributi a fondo perduto pari al 30% degli interventi di riqualificazione, sia presso edifici pubblici che privati, con un limite massimo di 10 mila euro per unità abitativa. Contributi – precisa Compagnone – che sono cumulabili con altre misure di sostegno messe in campo dal governo nazionale per la riqualificazione edilizia. Penso ad esempio al bonus del 60% per gli interventi di rinnovamento energetico e sismico”.
“Si tratta di una norma assolutamente necessaria, che a differenza di quanto previsto con il bonus del 110%, non ha limiti temporali – spiega Compagnone – e che quindi è volta a risolvere nel breve ma anche nel lungo periodo il problema della vetustà del patrimonio edilizio siciliano e del consumo del suolo, andando incontro alle necessità di ridurre l’inquinamento determinato da una enorme quantità di vecchi edifici energivori. Basti pensare che il 36% della produzione di Co2 in Italia deriva proprio dalle emissioni degli immobili. Importante sottolineare anche le ricadute economiche ed occupazionali che possono derivare dall’attuazione di questo ddl”.
“La norma, redatta in collaborazione con il dipartimento energia – prosegue Compagnone – prevede l’istituzione di un nuovo ente, l’Istituto per la promozione dell’energia rinnovabile e per il risparmio energetico che avrà il compito di promuovere, divulgare e certificare le più moderne tecniche e soluzioni per l’efficienza energetica; promuovere e formare presso tutti gli enti pubblici, comprese le aziende sanitarie, la figura dell’energy manager; attivare iniziative di sensibilizzazioni dei cittadini e delle imprese sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica; formare le maestranze da inserire nel ciclo di produzione degli impianti ed, ovviamente, diffondere quanto più possibile la transizione energetica e sismica mediante gli incentivi previsti”.
“Un importante passo avanti per la riqualificazione edilizia della Sicilia – commenta così l’approvazione del ddl la presidente della Commissione Ambiente all’Ars Giusi Savarino – Questo strumento normativo pone la Sicilia all’avanguardia sul tema della transizione energetica, creando i presupposti per risolvere il problematico peso della vetustà del patrimonio edilizio siciliano. Mi auguro che anche nei prossimi passaggi istituzionali questo importante ddl possa avere un percorso di approvazione condiviso come pienamente condiviso è stato in IV commissione”.
“Un sincero ringraziamento – conclude Compagnone – oltre che al dipartimento energia anche ai colleghi della IV Commissione ed alla presidente Savarino, che hanno compreso immediatamente l’importanza dell’intervento proposto fornendo importanti contributi per migliorarne i contenuti”.