Più che un verbale, quello sottoscritto al termine della riunione tenutasi a Palermo fra i vertici dell’assessorato regionale della Salute e i nove presidenti provinciali dell’Ordine dei Tsrm e Pstrp è una guida alle priorità fissate da tutti i presenti per risolvere alcune delle questioni più spinose legate all’articolato mondo dei professionisti sanitari ricadenti nell’ambito delle 19 commissioni d’Albo di cui si compone l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione.
L’incontro, tenutosi lo scorso 10 marzo, è stato convocato in attuazione del Protocollo di intesa sottoscritto tra le parti lo scorso mese di febbraio, per attivare, come previsto dall’articolo 2, “un tavolo tecnico permanente di confronto tra l’Assessorato e gli Ordini Provinciali finalizzato ad affrontare le numerose problematicità riscontrate nell’applicazione della L. n. 3 del 2018; nonché nelle tematiche afferenti le professionalità di cui ai diciannove albi professionali ed ai relativi elenchi speciali. Tanto al fine di garantire, in uno alla centralità del ruolo dei professionisti, ivi ricomprese, anche la tutela della salute individuale e collettiva.”
Al vertice, oltre ai rappresentanti dell’assessorato, erano presenti i 7 presidenti provinciali, dottori Gandolfo Marco Macaluso, Vincenzo Torrisi, Vincenzo Santoro, Giovanni Certo, Roberto Caruso Olivo, Alessandro Gravina, Giuseppe Morabito e la dottoressa Elvira Clemente, in rappresentanza della Commissione Straordinaria per la Provincia di Trapani. Presente anche l’avvocato di Giuseppe Di Rosa in qualità di esperto giuridico.
Fra i temi affrontati la campagna vaccinale avviata nei confronti di tutto il personale sanitario iscritto agli albi dell’Ordine TSRM PSTRP. “Ormai le vaccinazioni dei nostri iscritti si sta completando – affermano i presidenti degli Ordini provinciali – alcune problematiche sono state riscontrate nelle provincie di Messina, Catania e Trapani. E’ stato deciso quindi di individuare dei referenti aziendali per completare al più presto l’iter.
Altro nodo centrale è stato quello della lotta all’abusivismo i presidenti degli Ordini hanno sottolineato la necessità di provvedere ad una attività di censimento e ricognizione nelle strutture pubbliche e private convenzionate con il SSR dei professionisti appartenenti a tutti i diciannove albi e diciotto elenchi speciali di cui si compone l’Ordine. Purtroppo, numerosi professionisti non risultano essere ancora iscritti ovvero hanno avviato la procedura di iscrizione presso il portale web iscrizioni e non l’hanno ultimata. In particolare si è sollevata la problematica delle iscrizioni avviate tramite RAMR, rappresentanti associazioni maggiormente rappresentative, e mai concluse.
“Si tratta di una vera e propria bad-practice – afferma Gandolfo Marco Macaluso, presidente dell’Ordine di Palermo – diffusa nelle procedure di iscrizione di molti richiedenti. Nella maggior parte dei casi, invero, si tratta di un artifizio teso a giustificare ai datori di lavoro, pubblici o privati, ed alle autorità interessate la non avvenuta iscrizione all’albo per motivi tecnici, quando in realtà è evidentemente riconducibile alla volontà di sottrarsi al pagamento degli oneri di iscrizione. Affiancare un’attività di censimento da parte dell’assessorato alle nostre attività ispettive – prosegue Macaluso – potrà finalmente portare alla piena emersione del fenomeno dell’abusivismo nelle professioni sanitarie. Abbiamo citato quale forma virtuosa di collaborazione quella che ha contraddistinto i rapporti istituzionali tra l’Ordine TSRM e l’Asp di Enna cui è seguito una attività di vigilanza e controllo sulla professione.
Quanto alla definizione dei requisiti di accesso alle procedure concorsuali riguardanti il reclutamento delle figure operanti nell’ambito delle professioni sanitarie afferenti all’Ordine TSRM-PSTRP è stata evidenziata la necessità di prevedere, quale requisito di partecipazione, l’espressa indicazione del numero di iscrizione all’ordine professionale di appartenenza quale requisito minimo per la candidatura ed a pena di esclusione dal diritto di partecipazione.
Altro argomento di discussione è stata l’attivazione dei corsi di laurea afferenti le professioni sanitarie presso le Università di Palermo, Catania e Messina, in ragione della domanda di istruzione specialistica e della assenza di tali percorsi di studio in Sicilia. “Un impegno concreto è stato assunto con riguardo alla opportunità condivisa di avviare questi corsi di laurea – afferma Macaluso – per altro è stato finalmente chiarito e concordato che, conformemente alla normativa, tali corsi dovranno prevedere ai fini dell’abilitazione professionale anche la partecipazione di docenti appartenenti alle categorie di cui ai relativi albi professionali, avviando presso le aziende ospedaliere procedure concorsuali per l’insegnamento dedicate ai professionisti iscritti all’albo.”
Nel corso del vertice è stato altresì sollevato il problema dell’inserimento nei tavoli tecnici relativi a tematiche che a diverso titolo convergono nelle attività rientranti le professioni sanitarie di rappresentanti dell’Ordine dei TSRM e PSTRP, diritto che in passato non era specificamente previsto ma che adesso, dalla riforma introdotta con la legge 3 del 2018, non può più essere negato. “Abbiamo chiesto all’Assessorato di avviare un percorso che preveda una interlocuzione diretta con gli ordini al fine di garantire la partecipazione effettiva e qualificata di rappresentanti istituzionali di ciascuna delle componenti interessate alle tematiche oggetto di discussione e dibattito – osserva Macaluso che infine precisa – Abbiamo chiesto di stabilire un calendario di massima degli incontri che rendano effettiva e piena l’applicazione dell’istituito tavolo tecnico permanente per le professioni sanitarie.”