Cronaca

Borgo dei Borghi, strascichi polemici: “La Rai chiarisca il voto”

Una lunga lettera è stata inviata da CittadinanzAttva al presidente della rai e al direttore di RaiTre per avere chiarimenti sull’esito del voto del concorso “Il Borgo dei Borghi” che ha decretato Tropea vincitore e piazzato Geraci Siculo al terzo posto. Ma è stato determinante il voto dei giudici. Il borgo madonita, infatti, è stato quello più votato a livello popolare.  Per Cittadinanza Attiva ci sono “anomalie, lacune informative e alcune presunte irregolarità” che vanno chiarite.

“La trasmissione non andata in onda in diretta come negli anni precedenti, tradiva le aspettative derivanti dagli spot trasmessi, che facevano presagire che ancora il Borgo vincitore doveva essere determinato nella serata finale – si legge nella lettera – Così non è stato ed i giurati hanno consegnato delle grandi buste contenente il nome del Borgo votato, in data ignota e senza esprimere alcuna motivazione sulla loro scelta del Borgo prescelto. Un’altra anomalia riguarda la circostanza se i giurati quando hanno espresso la loro preferenza erano a conoscenza dell’esito del voto online”. Come è noto la classifica finale per la proclamazione del Borgo dei Borghi si determina aggiungendo alla percentuale ottenuta nella classifica della votazione popolare predetta un valore del 33,33 % per ognuno dei 3 voti dei giurati esperti al Borgo, o ai Borghi prescelti da ogni singolo giurato.

“Dalla lettura del regolamento del Concorso risulta fin troppo chiaramente, che le preferenze dei tre giurati avrebbero potuto sovvertire e stravolgere la classifica finale, rispetto alle preferenze dei cittadini che avevano partecipato alle votazioni online – continua la lettera – Questa circostanza fa assumere ai tre giurati il ruolo cardine di determinare inconfutabilmente i primi 3 classificati, svilendo le preferenze dei cittadini”. Geraci alla fine si è piazzato al terzo posto, nonostante nessuno dei giurati lo abbia votato. Si consideri che ha superato il Borgo Albori (Campania) che ha ottenuto uno dei tre voti dei giurati. Gli altri 2 voti sono andati a Tropea (Calabria) e Baunei (Sardegna), primo e secondo classificato. “Si ha la sensazione che Geraci nella classifica popolare delle votazioni online ha totalizzato sicuramente un’altissima percentuale di voti – prosegue la lettera – rispetto a tutti gli altri concorrenti e che però era stato già deciso ad alti livelli che non dovesse vincere un altro borgo siciliano ed in specie delle Madonie. Si consideri che nella prima edizione ha vinto Gangi e nella sesta con Petralia Soprana, 3 Borghi limitrofi di inaudita bellezza nel raggio di 5 chilometri. Come se la bellezza di un’area, la capacità dei resilienti, la storia, la cultura, le tradizioni, le risorse botamiche, naturalistiche , culturale, monumentali e tanto altro ancora, fossero una colpa e non un merito”.

Non è il primo anno che le scelte dei giurati provocano polemiche, tanto da interessare il Parlamento e la Commissione di Vigilanza Rai. “Si potrà dire che in fondo si tratta solo di un gioco e che la funzione del programma è quello di portare alla ribalta tutti i migliori, meravigliosi Borghi d’Italia – dice CittadinanzAttiva  – Non vi è dubbio che da questo gioco ne deriva una ribalta mediatica ed una notorietà per il Borgo vincitore e per la la sua regione che produce appeal, movimento turistico e fatturati. Però se una formula non funziona, forse sarebbe il caso cambiarla. Quando i cittadini sanno che il loro voto conta, si appassionano di più alle competizioni e rendono più popolare e di successo il programma che porta avanti la gara”. Ecco perché è stato chiesto di intervenire, “ognuno per le proprie competenze, per verificare i fatti, rendere pubbliche le motivazioni che hanno portato alla scelta dei giurati esperti, rendere note le motivazioni delle loro scelte e le eventuali interferenze sulle stesse, rendere nota la classifica parziale della votazione online, con le indicazioni le percentuali di voto ottenuti da ognuno dei 20 Borghi partecipanti ed infine adottate gli eventuali provvedimenti conseguenti, ove ritenuti necessari”.

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