Il Rotary Club di Termini Imerese presieduto da Alessandro Battaglia, ha donato un defibrillatore semiautomatico destinato alla scuola Vincenzo La Barbera di Termini Imerese. La donazione del defibrillatore, si è svolta in forma ristretta per via delle restrizioni Covid, presso l’istituto “Paolo Balsamo”, sede capofila, di cui fa parte anche la “Vincenzo La Barbera”, conosciuta ai tanti come il “Torracchio”. Alla donazione, oltre al dirigente scolastico Fabio Angelini, ha partecipato anche Rosaria Sparacello, presidente dell’associazione “Piccoli Battiti”, che nelle prossime settimane si occuperà della formazione del personale scolastico, per l’utilizzo del defibrillatore.
L’istituto è quindi cardioprotetto grazie al Rotary Club. Non solo per gli studenti, ma uno strumento importantissimo anche per docenti e per il personale. Il defibrillatore semiautomatico, è un dispositivo in grado di riconoscere e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Un defibrillatore semiautomatico (DAE), analizza automaticamente il ritmo cardiaco, determina se per tale ritmo è necessaria una scarica e, se essa è necessaria, seleziona sempre in modo automatico il livello di energia necessario per erogare la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere l’apposito pulsante per erogare la scarica.
Raggiungere una persona colta da un arresto cardiaco improvviso all’interno di una scuola o università può essere molto difficoltoso, nonostante a Termini ci sia il pronto soccorso. Dotare le scuole di defibrillatore semiautomatico è quindi di importanza vitale. Le morti improvvise si verificano spesso durante l’attività fisica, come ad esempio un evento sportivo. Anche se “morte cardiaca improvvisa” e “arresto cardiaco” sono considerati come sinonimi, da un punto di vista fisiopatologico la morte cardiaca improvvisa è preceduta dall’arresto cardiaco, ossia dalla cessazione della funzione del cuore. All’arresto cardiaco segue immediatamente l’arresto circolatorio e la caduta della pressione sanguigna con conseguente perdita della coscienza dopo appena 10-15 secondi. Già dopo 4 minuti dall’arresto cardiaco, a causa del mancato apporto di sangue e quindi, di ossigeno, le cellule del cervello entrano in sofferenza, iniziano a morire e di conseguenza si verificano danni neuronali irreversibili.
L’intervento su persone in arresto cardio-circolatorio deve avvenire quindi entro 3-5 minuti e per questo è necessario avere sempre a disposizione un defibrillatore semiautomatico. Se l’intervento non è repentino, la vittima potrebbe riportare seri danni cerebrali. Il tempo medio di intervento è di 12-15 minuti. Meno del 5 per cento delle persone colpite da arresto cardiaco sopravvive in quanto i servizi di pronto soccorso non arrivano in tempo. La presenza di un defibrillatore semiautomatico (DAE) all’interno degli istituti scolastici assieme ad un personale adeguatamente formato, riveste un ruolo fondamentale nell’assicurare un pronto intervento nei confronti di un arresto cardiaco improvviso.