I carabinieri di Termini Imerese hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia in carcere emessa dal gip nei confronti del 33enne palermitano G.F., accusato, insieme a due complici, di aver commesso due rapine in danno di altrettanti istituti di credito di Enna e Termini Imerese: con la prima, commessa il 6 ottobre 2020 ai danni di una filiale di Termini della Banca Carige, erano stati asportati circa 4.000 euro; con la seconda, commessa ad Enna, presso una filiale dell’Istituto di Credito Valtellinese, il 13 ottobre 2020, i rapinatori si erano appropriati della somma di circa 29.000 euro.
Il 33enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato mediante le indagini sui filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza svolte dai militari della Compagnia di Termini Imerese, e anche grazie alle risultanze delle analisi effettuate dal Ris di Messina su alcuni indumenti sequestrati, perché abbandonati dai malviventi lungo la via di fuga dopo la rapina alla Banca Carige di Termini Imerese.
L’arresto di G.F. si aggiunge a quelli dei due complici, il 28enne D.P. e il 24enne T.T: le indagini avviate in occasione della seconda rapina avevano condotto i carabinieri della Compagnia di Enna all’identificazione e all’arresto di D.P., in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere; gli accertamenti eseguiti dai carabinieri di Termini Imerese a partire dalla prima rapina avevano consentito di acquisire importanti elementi per contestare a entrambi i soggetti tutte e due le rapine. A seguito di ciò, il 23 febbraio scorso anche T.T. era stato condotto in carcere, dove già D.P. si trovava ristretto. Ieri, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip di Termini Imerese, anche il terzo rapinatore G.F. è stato tradotto alla casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli” di Palermo.