Continua a tenere banco la vicenda del progetto di riqualificazione dell’ex Teatro “Le fontanelle” di Castelbuono, destinato secondo il progetto approvato dall’amministrazione comunale guidata da Mario Cicero a centro polifunzionale. Tale scelta si è scontrata con il muro elevato da un nutrito gruppo di persone ed è sfociata in una “lettera – manifesto” per “salvare il Teatro”. La richiesta dei sottoscrittori, oltre 1.000 persone da tutta Italia, mirava a mantenere l’edificio ad una destinazione esclusiva, quella appunto di teatro.
Però, secondo il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, la “lettera manifesto” nascerebbe da una operazione di mistificazione della realtà, ispirata da “tornaconto politico”, che ha coinvolto diversi inconsapevoli sottoscrittori “poco o male informati sulla vicenda”.
Così Mario Cicero va al contrattacco, prende carta e penna e scrive alla famosa attrice Monica Guerritore, prima firmataria del manifesto, ed agli altri sottoscrittori. Un lettera molto lunga (scarica qui la copia) nella quale il sindaco racconta la storia dell’edificio, descrive dettagliatamente l’intervento di recupero e spiega le motivazione per le quali la sua amministrazione ha scelto di destinare quegli spazi ad un uso polifunzionale.
“Carissima Dottoressa – scrive il sindaco – oggi non possiamo bloccare l’iter dell’appalto, non possiamo accettare strumentali polemiche innescate da un gruppo di persone che hanno travisato e raccontato falsità. L’impostazione che si è data negli anni a questo progetto consiste nel realizzare uno spazio culturale dove si possono eseguire diverse attività: dal teatro, alla musica, al cinema, alle mostre, ai convegni, alla presentazione di libri, al Veglione di Carnevale, etc. Tutto ciò garantendo una gestione pubblica, mentre altri vorrebbero affidarla ai privati. Noi per cultura politica riteniamo che vi sono settori dove il pubblico non può rinunciare al suo ruolo, ci riferiamo alla cultura, l’istruzione, la sanità, la gestione del servizio idrico integrato e dei rifiuti … Nei mesi scorsi abbiamo chiesto a chi realmente fa teatro a Castelbuono, che comprendendo la strumentalizzazione politica non ha sottoscritto l’appello, di segnalarci l’elenco delle attrezzature per completare la dotazione del nostro Teatro per permettere a chi si esibisce di poter fare teatro nelle sue diverse forme”.
“Le rammento – aggiunge Cicero -che chi firma sottolineando il proprio ruolo di “ex” che ha avuto nella gestione della cosa pubblica, sta rinnegando quanto ha pianificato negli anni in cui ha amministrato la nostra comunità, e molti stanno vivendo questo momento come rivalsa politica e personale. È evidente infatti il fine politico di qualche promotore che ha strumentalizzato il vostro generoso contributo, senza nemmeno avere la decenza di mettere la propria ambizione in secondo piano, arrivando a dichiarare l’appello una “tappa importante nella formazione di un gruppo politico (…), per dare a Castelbuono una nuova guida politica e amministrativa”. Il loro reale obiettivo è quello di sfruttare la passione di tanti amanti del teatro a Castelbuono e fuori, per cercare di organizzare una nuova cordata contro la coalizione che ha vinto le elezioni amministrative nel 2017, che vede alla guida della stessa un uomo che si è impegnato insieme a tanti altri a partire dal 1993 alla rinascita culturale, sociale ed economica di Castelbuono, che non cambia posizione politica e che coerentemente sta portando avanti un progetto incardinato come struttura polifunzionale fin dal 2001, che sa assumersi le proprie responsabilità e cerca di portare avanti progetti che danno una prospettiva futura alla nostra comunità. Non voglio più annoiarla, mi dispiace che in modo strumentale hanno cercato di utilizzare lei e il 90% dei firmatari, ignari della vera vicenda riguardante l’ex Cine Teatro Le Fontanelle.”