Acqua non potabile a Geraci, l’opposizione: “Migliorare la comunicazione”
La scorsa settimana abbiamo appreso dal sito internet e dal profilo Facebook del Comune di Geraci Siculo che il Sindaco Luigi Iuppa, con Ordinanza n. 4 del 02/02/2021, ha vietato l’uso potabile dell’acqua proveniente dal serbatoio comunale a causa del superamento dei valori di legge relativi alla torbidità e alla concentrazione di alluminio. Corre l’obbligo di segnalare che gran parte della cittadinanza, soprattutto quella più anziana e indifesa, sprovvista di mezzi di comunicazione moderni e impossibilitata a uscire a causa della contingenza pandemica, non ha avuto notizia del ripetersi della problematica.
Chiediamo all’Amministrazione, pertanto, di incentivare adeguatamente la conoscenza del provvedimento del Sindaco da parte dei cittadini, tramite apposita bandizzazione e con ogni altro mezzo utile di diffusione, così come previsto, tra l’altro, dalla stessa Ordinanza. Il Gruppo “UniAmo Geraci”, da sempre attento alla problematica, aveva già promosso, il 18 gennaio 2020, un’assemblea cittadina per affrontare la questione e per ipotizzare le possibili soluzioni alla stessa.
Spiace constatare, nonostante l’impegno preso da parte del Presidente del Consiglio durante l’assemblea da noi organizzata, che da allora pressoché nulla è stato fatto di concreto per evitare il ripetersi della criticità che puntualmente si è riverificata anche quest’anno. Capiamo le difficoltà amministrative originate dalla pandemia ma ci saremmo aspettati quanto meno che fosse presa in considerazione e attuata la proposta di richiedere una consulenza tecnico-scientifica ad un esperto del settore per cercare di capire le cause dell’inquinamento chimico e le possibili soluzioni in merito. Invitiamo ancora una volta l’Amministrazione Comunale, quindi, a essere sensibile e attiva sul tema, ad informare puntualmente e diffusamente la cittadinanza su quanto è stato fatto per prevenire il problema e ad attuare un’approfondita divulgazione sull’evoluzione della criticità in atto.