Rifiuti speciali abbandonati, ma per Zarbo è solo disinformazione

Michele Ferraro

Cronaca - Ospedale di Petrlia

Rifiuti speciali abbandonati, ma per Zarbo è solo disinformazione
Intanto, nel silenzio totale, si leva la voce di un cittadino: 6 domande che ora attendono una risposta

22 Novembre 2020 - 17:33

“I rifiuti delle immagini sono stati ritirati e come ormai avviene regolarmente sono rifiuti che vengono presi dalla ditta ogni due giorni. E’ evidente che qualcuno ha voluto gettare fango sul nostro lavoro mettendo in moto il meccanismo della disinformazione” risponde così all’ANSA  Calogero Zarbo, direttore di presidio del ‘Madonna dall’Alto’ di Petralia Sottana, raggiunto dall’agenzia di stampa per avere spiegazioni sulle immagini che circolano da venerdì scorso e che sono state pubblicate dal nostro giornale (leggi qui).

Evidentemente per Zarbo si tratta solo di disinformazione, ne prendiamo atto. “Siamo in un momento di grande trasformazione di questo ospedale, stiamo lavorando giorno e notte per poter assicurare una sanità che funziona sia al territorio che ai pazienti Covid. Tutto il resto è la delazione di chi prova a resistere a un cambiamento indifferibile legato ad esigenze di solidarietà, che non può restare soltanto nelle parole in una fase di emergenza sanitaria” continua Calogero Zarbo.

Andiamo alla verità dei numeri e dei fatti: i 4 posti letto di terapia intensiva che dovevano essere attivate entro il 15 novembre non ci sono. Dei 50 posti letto che dovevano essere attivati entro il 15 novembre non ce ne sono neanche la metà. Intanto però tutte le attività programmate, inclusi i ricoveri e gli interventi chirurgici sono stati sospesi “sine die”. Insomma il territorio ha ancora una volta rispetto i suoi impegni, buttando giù il boccone amaro di un ospedale quasi esclusivamente dedicato alle esigenze regionali di ricovero dei pazienti Covid, l’Asp no, è c’è il sospetto che tutti gli investimenti promessi per il rilancio dell’ospedale, dopo l’ennesima prova di generosità dei madoniti, rimangano ancora una volta lettera morta.

Ma, a proposito di lettere, c’è anche chi non tace e chide chiarezza e verità. Non è un sindaco, non è un consigliere comunale, non è un politico insomma, ma un cittadino da sempre attento alla vicende dell’ospedale di Petralia, Pietro Polito. La sua lettera merita di essere pubblicata e meriterebbe pure delle risposte, precise e puntuali.

Gentile dott. Calogero Zarbo (direttore di presidio del ‘Madonna dall’Alto’ di Petralia Sottana),

ho letto con molta attenzione il suo comunicato, diffuso il 21 Novembre attraverso l’ANSA (…) Mi permetta di rivolgere alcune domande:

  • Lei dice che i rifiuti sono stati ritirati ma omette di dire chi si è occupato di tale servizio. È stata la ditta che si occupa regolarmente del ritiro dei rifiuti?
  • La ditta ha degli operatori autorizzati a salire dentro il reparto Covid per il ritiro di questo materiale?
  • Non credo che i protocolli prevedano che i rifiuti, visti nel video, vengano tenuti fuori dai contenitori e ammassati sui pavimenti. Come dovrebbero essere stoccati?
  • Quale procedura viene seguita per lo smaltimento dei rifiuti ad alto rischio biologico? Chi movimenta il materiale? Si seguono percorsi differenziati? Chi si occupa dello smaltimento?
  • Il materiale presente nella stanza è stato spostato nottetempo. La ditta di cui parla fa orario notturno?
  • Lei afferma che la ditta ritira regolarmente ogni due giorni i rifiuti. Le cataste di rifiuti visti sono relativi a soli due giorni? Da quando il reparto è stato aperto quanti ritiri sono stati effettuati?

Mi permetto di chiederle anche delle delucidazioni sull’impianto di aerazione che, come dichiarato, è completamente separato. È possibile vedere la certificazione rilasciata dai tecnici che attesti la conformità dell’intervento? Penso possa essere un elemento di tranquillità importante per i cittadini e gli operatori.

Lei giustamente, come tanti, si trova a fronteggiare una situazione piena di insidie. Nessuno pensa che, tenendo conto della complessità dell’operazione, non ci possano essere momenti di difficoltà ed errori ma la prego, prima di puntare il dito contro una presunta disinformazione, di rispondere a queste domande e dare un quadro più preciso ai cittadini. Tutti teniamo all’informazione corretta e spero che ci aiuterà a fare chiarezza nell’interesse vostro e di quello dei  cittadini. Pietro Polito

 

 

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