Il teaser è uscito pochi giorni fa e c’è già grande attesa per il nuovo lavoro ambientato in Sicilia di Niccolò Ammaniti in arrivo prossimamente su Sky e Now Tv. Lo scrittore Premio Strega torna, dopo il Miracolo, dietro la macchina da presa con Anna, la serie tratta dall’omonimo romanzo scritto nel 2015.
Un racconto distopico che a leggerlo oggi, ha il sentore paradossale del presagio. La Rossa, l’epidemia che nasce da un virus che annienta gli adulti e a cui sopravvivono soltanto i bambini, un mondo nuovo da costruire, un futuro in mano alla protagonista. Ed è proprio Viviana Mocciaro, 6 anni di Gangi occhi nerissimi e carattere molto determinato ad interpretare la piccola Anna.
“ Avevo portato i miei figli maggiori Raffaele e Gabriella di 12 e 10 anni per partecipare ai casting nell’ottobre del 2018, svoltisi in diverse scuole tra cui quelle madonite, e invece hanno scelto Viviana, la più piccola che era lì solo ad accompagnarci”. Così Marilina Sauro, mamma della piccola protagonista, ci racconta della nuova avventura sul set intrapresa insieme alla bambina.
“Entrare in un set è come entrare in un’altra dimensione. Io e mio marito abbiamo avuto la possibilità di esserci sempre e di stare vicini a nostra figlia. La grande professionalità e soprattutto la grande accoglienza e umanità di tutta la Produzione ha fatto sì che Viviana fosse sempre entusiasta e mai stanca di quest’avventura, certamente molto impegnativa”
La troupe ha girato tra le campagne di Bolsena nel Lazio e la Sicilia. Per Viviana le riprese sono terminate proprio a febbraio di quest’anno. Prima del lockdown che ha interrotto anche la grande industria cinematografica per mesi. Un’industria in cui lavorano migliaia di persone, dietro le quinte di un mondo che appare scontato ma non lo è.
“Siamo rimasti stupiti, non facendo parte di questo mondo, dal numero di persone impegnate sul set e dal lavoro che si nasconde dietro la macchina da presa. Per Viviana sono stati fondamentali le attenzioni e la guida dell’attrice Lorenza Indovina e del casting director Dario Ceruti, suoi punti di riferimento. Tutti questi professionisti che non si fermano mai, se non quando il regista da il ciak. Il momento esatto in cui si spegne il mondo intorno e si accende il suo.”.
Adesso non ci resta che aspettare di vederla sullo schermo e di sperare che davvero in questo mondo nuovo da scrivere dopo la pandemia, i bambini siano la chiave rivelatrice di un mondo nuovo, che gli adulti faticano a costruire.