Cronaca

La scuola del futuro “sbarca” a Isnello: ecco come sarà

Alla presentazione della scuola del futuro Luigi Pirandello di Isnello c’era prima di tutto la comunità. Incastonata tra le montagne madonite, Isnello di pietre e radici, immersa nei boschi che saranno attraversati in questi giorni dai pellegrini, verso il Santuario di Gibilmanna, in un pomeriggio di settembre, guarda al futuro. E se in questi giorni la difficoltà sembra proprio essere quella di immaginare un mondo nuovo, questo progetto è come un simbolo apripista.

Alla presentazione del progetto della prima scuola del Sud italia con la certificazione “Leed”, certificazione spiegata in dettaglio da Giulia Pentella, SuMs Architetti, c’erano bambini, adulti, giovani, donne e uomini di tutte le età. E mentre il dibattito italiano è concentrato sulle modalità di riapertura della Scuola, dopo il lockdown, e di come segare i banchi per mantenere il distanziamento sociale, quella di Isnello sembra la pre-visione di un tempo che deve arrivare.

Una scuola con la comunità per la comunità come sottolineano tutti gli intervenuti dal Sindaco Marcello Catanzato al Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina che ha inviato un contributo video in occasione dell’evento. La scuola progettata con i bambini ma volta ad ospitare gli adulti. Senza limiti per nessuno, una scuola per tutti, inclusiva, sostenibile e propositiva. Il progetto di cui abbiamo parlato qui, come spiegato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Isnello Filippo Lupo e dagli architetti dello studio associato AM3, Marco Alesi, Cristina Calì, Alberto Cusumano, è nato da un laboratorio di progettazione partecipata. Un questionario, una mostra, tanti disegni, molte domande, tanti desideri espressi.

Radici, nell’antica arte del filet e ali nei disegni dei bambini che hanno immaginato la scuola non solo per loro ma soprattutto per quelli che verranno. Spazi confortevoli in armonia con la natura, uso sostenibile delle risorse, patrimonio umano da valorizzare. Le parole che vengono accuratamente scelte per la presentazione, sono quelle dell’attenzione, della cura, dell’accoglienza. Una scuola che nel dibattito pubblico è perennemente in crisi, e come non potrebbe esserlo, cuore dello sviluppo della società, da cui però nascono i prodigi. E così tra materiali identitari e rappresentativi del luogo, aspettative, bisogni e desideri, Isnello si prepara a riprodurre nei colori e nella materia, il mondo dopo la pandemia.

E se ci sarà un’ agorà destinata al confronto e alla possibilità di incontrarsi nuovamente, è prevista anche un’ aula del silenzio, suggerita proprio da una bambina di 6 anni. Il mondo raccolto intorno al soffio del vento, alla luce che viene accolta e non dispersa, alla valle che si rivede, specchio di una bellezza di una comunità senza tempo.  A settembre si ricomincia, dalla scuola del futuro.

Share
Published by