Confermata in secondo grado di giudizio la sentenza di condanna nei confronti di un insegnante ritenuto dalla Corte di Appello di Palermo colpevole del reato di maltrattamenti ai danni di un suo studente dell’istituto comprensivo “Gabrio Casati”. Il giudice di seconda istanza ha confermato la penda detentiva di un anno e interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena oltre al pagamento delle spese processuali ed al risarcimento danno nei confronti dei familiari della vittima, liquidati in complessivi 10mila euro. I fatti contestati risalgono al 2012. Più in particolare, dal gennaio 2012 al novembre 2012 l’insegnate di matematica avrebbe in diverse occasioni maltrattato il suo alunno, umiliandolo ed offendendolo in presenza di tutta la classe, rivolgendogli con frequenza abituale espressioni scurrili e gravemente offensive.
Pur essendo state riconosciute già in primo grado le circostanze attenuanti, la corte d’Appello, dopo aver esaminato il caso ed aver escusso diversi testimoni fra cui alcuni compagni di classe, alcuni familiari, due dirigenti scolastici, i sanitari intervenuti in casa della giovane vittima durante una sua crisi di nervi, in data 3 marzo 2020 ha confermato la sentenza resa dal Tribunale di Termini Imerese lo scorso 29 gennaio 2019 poiché, respingendo la richiesta di appello poiché: “i fatti risultano ampiamente descritti nella sentenza appellata che ha compiutamente riportato il contenuto delle dichiarazioni rese dai testi escussi”