“Apprendiamo con fiducia dalla senatrice Tiziana Drago – segretario della Commissione Finanze e Tesoro del Senato – che le disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia, contenute nel Ddl 641/2019, sono state incardinate per la trattazione dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato e che il senatore Emiliano Fenu è stato indicato come relatore dello stesso”. É il commento di Vincenzo Lapunzina, coordinatore del comitato pro zone franche, alla notizia che la discussione è giunta in Senato.
“Le aree di montagna della Sicilia – spiega Lapunzina – versano in grave sofferenza economica, ancor prima della pandemia, la stessa sta determinando condizioni letali per la sopravvivenza di migliaia di aziende che operano in questi paesaggi. La fiscalità di sviluppo a favore delle aree interne della Sicilia, voluta unanimemente dal Parlamento regionale, è indispensabile per riavviare le condizioni economiche di interi territori interessati a preoccupanti fenomeni di desertificazione umana ed imprenditoriale”.
“Le Camere sono interessate a valutare – ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto – la proposta che si fonda su principi autonomistici della Regione Siciliana. A tal proposito, nel corso delle audizioni previste, auspichiamo si faccia maggior chiarezza sui rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione, visto che la copertura finanziaria è identificata nella definizione di tali rapporti, al palo da tempi incomprensibilmente lunghi”, nota divulgata dal comitato promotore per l’istituzione delle Zfm in Sicilia e dei Sindaci dei Comuni Interessati”.
“La Legge regionale concernente l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia è la prima vera norma di prospettiva nella storia della Regione Siciliana e la stessa ha tra le sue prerogative anche quella di potere introdurre misure di fiscalità di sviluppo, nei limiti e con le condizioni derivanti dalla sua autonomia impositiva, dopo lo sforzo dell’Ars, ci aspettiamo maggiore impegno dal governo regionale e, soprattutto, risolutezza nel rivendicare che l’iter romano si definisca a strettissimo giro. A tal proposito apprezziamo la determinazione di Anci Sicilia, il presidente Leoluca Orlando ha ben compreso che ne vale della sopravvivenza dei resilienti delle montagne dell’isola. Nella piattaforma di richieste al governo ha inserito tra le priorità “l’istituzione delle zone franche montane”. Ci chiediamo se per Musumeci e Armao abbiamo la stessa importanza”, ha concluso Lapunzina.