“Guarda, c’è un frigorifero”. Fino a qui non ci sarebbe nulla di anomalo, se pronunciando questa frase ci ritrovassimo in un centro commerciale, reparto elettrodomestici. In realtà a mare, nei primi giorni della stagione estiva, in una località a vocazione turistica, tutto questo sembra un incubo che si materializza. Un frigorifero in balia delle onde, che più volte raggiunge la riva, per poi tornare, purtroppo in mare.
Ci troviamo a piani 1, proprio di fronte lo svincolo autostradale nell’uscita di Trabia. In piena emergenza Covid-19, quello era stato lo scenario della nostra intervista al comandante dei carabinieri di Termini Imerese Federico Minicucci e sempre in quella occasione, ci sembrava di aver raggiunto un livello discreto di normalità e di senso civico. Oggi, a distanza di qualche mese, ci rendiamo conto di come l’essere umano non sia in grado di dare la giusta importanza alle cose che lo circondano. Un frigorifero arrugginito, in balia delle onde ed il mare che sembra quasi volerlo restituire alla terra ferma. Purtroppo è l’uomo, ancora una volta, il male peggiore.