Altro sequestro di alimenti destinati ad esercizi commerciali dell’hinterland palermitano è stato effettuato dai poliziotti del Commissariato di Cefalù. L’operazione segue di pochi giorni quella che aveva portato gli agenti a sequestrare formaggi e prodotti caseari distribuiti da una ditta della provincia e destinati ad alcuni esercizi di vendita di generi alimentari e market del circondario. Questa volta si è trattato di carne in cattivo stato di conservazione con cui si era in procinto di rifornire una serie di esercizi di ristorazione che – dopo la parziale riapertura – hanno iniziato ad effettuare attività di asporto.
Nello specifico, gli agenti nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio hanno sottoposto a controllo, poco fuori dal comune di Cefalù, un furgone contenente, all’interno del cassone, circa una tonnellata di carne (bovina e avicola) da consegnare ad alcuni esercenti commerciali della zona, del valore complessivo di alcune migliaia di euro. Il controllo accurato cui è stato sottoposto il mezzo ha consentito agli agenti di constatare la cattiva conservazione delle carni, a causa di un malfunzionamento dell’impianto refrigerante del furgone. É stato dunque richiesto l’intervento del personale medico dell’Asp, con l’Unità veterinaria territoriale di Cefalù che ha, effettivamente, riscontrato la “non idoneità al consumo umano” dei prodotti rinvenuti dentro il furgone
Le carni sono state, quindi, sequestrate ed assegnate ad una ditta palermitana per la relativa distruzione con spese a carico dell’impresa sanzionata. Conducente del veicolo e titolare della ditta sono stati pertanto denunciati per il reato di trasporto e distribuzione di generi alimentari alterati; al contempo, sono state elevate sanzioni amministrative per circa 3.500 euro.