Come funzionano i controlli della guardia di finanza in questa fase due dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus? Noi lo abbiamo chiesto alle fiamme gialle di Palermo che ci hanno ospitato a bordo di due pattuglie per fare un turno di lavoro con loro, tra controlli per il rispetto delle norme emanate dal governo e controlli dei “furbetti” di mascherine e gel igienizzanti.
Ma c’è una questione delicatissima che ha sollevato generale di brigata Antonio Nicola Quintavalle Cecere, comandante provinciale di Palermo: il rischio di infiltrazioni mafiose nel tessuto sano dell’economia nazionale. “In questo periodo stiamo effettuando un monitoraggio intenso sul tessuto produttivo nazionale – spiega il generale – perché temiamo che, approfittando del momento di crisi, la criminalità organizzata, forte dei suoi ingenti patrimoni illeciti, possa infiltrarsi in questo tessuto sano del nostro paese, non solo nei confronti di singoli cittadini, magari attraverso prestiti usurai, ma anche nelle singole imprese, andando ad incidere nelle compagini sociali e quindi, di fatto, accaparrandosi del controllo delle società che potrebbe trasformarsi da impresa sana a impresa mafiosa”.