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Da Cefalù a Ortigia, “R-Estate in Sicilia”: per riscoprire le bellezze di casa nostra

Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus sono tantissimi i video e i post sui social che hanno fatto riscoprire a molti l’orgoglio di essere Italiani. Chi si esibisce sul balcone cantando l’Inno nazionale, chi invece ha realizzato video-dichiarazioni d’amore per l’Italia. In queste ore invece un post è diventato subito virale. Questa volta però è dedicato alla Sicilia. Alle sue bellezze a volte snobbate. E invita tutti – in modo ironico – a riscoprirla o, se non lo avete mai fatto a  scoprirla. La Sicilia è piena di bellezze naturali, eccellenze gastronomiche, architettoniche e imprenditoriali. La Sicilia da sempre è terra di cultura e di bellezza. Ecco il post:

L’estate prossima il turismo sarà di prossimità, ognuno riscoprirà la propria regione e per me che sono in Sicilia, è una vera tragedia. Farò inevitabilmente il solito giro monotono dell’isola. Partirò da Palermo, dal mare di Mondello con le sue ville in stile Liberty, dalla Chiesa della Martorana, per poi visitare il Duomo di Monreale (niente di che!) prima di rituffarmi nelle acque della Riserva naturale dello Zingaro a San Vito Lo Capo. Salirò fino a Erice per ritrovarmi al tramonto al Mamma Caura davanti alle saline di Marsala e ai mulini a vento. Che schifo!

Scenderò a Mazara del Vallo per un piatto di cous cous mentre per il dolcino mi fermerò a Le Cuspidi nell’agrigentino, magari dopo una visita alla Farm Cultural Park di Favara. Sai la noia!

Sarò costretto, data la chiusura della Scala dei Turchi, a spostarmi nell’entroterra. Salirò per la Scala Illuminata di Caltagirone, passerò sotto gli Archi di San Biagio Platani e finirò la giornata al Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina. Che seccatura!

Mi spingerò poi più giù, tra Ragusa, Noto, Scicli e Modica, dove non mancherò di fare incetta di cioccolato…e di barocco. A Punta Secca guarderò la Casa di Montalbano sperando di riuscire finalmente a vedere “La Sciuta” a Palazzolo Acreide. Che tristezza!

Tornerò alla Tonnara di Marzamemi e finalmente scenderò ai laghetti di Cavagrande (se non ci siete stati, non vi perdete niente!). Ripeterò il mio noiosissimo rito di prendere del cibo da asporto a Ortigia, che poi mangerò sulle spiagge di Vendicari Passeggerò per Taormina, anche al Teatro Antico si, dopo una granita a Catania e prima di un tuffo a Giardini di Naxos; che orrore!

Vedrò Montalbano Elicona e a Milazzo, dopo la visita al Castello, mi imbarcherò per le Eolie, senza perdermi la visita al vicino Santuario della Madonna nera di Tindari: Che indecenza!

A Santo Stefano di Camastra ammirerò le ceramiche, proverò il “Salto dei Ventimiglia” a Geraci Siculo ovviamente prima di mangiare le specialità di Fiasconaro a Castelbuono, che poi smaltirò per le stradine di Cefalù: che fastidio!

Potrò scegliere di fare un salto e magari visitare uno tra gli orribili borghi di Gangi, Sperlinga, Petralia, Sambuca o Caccamo. Avrò un’estate intera per decidere tra Selinunte, Segesta e La Valle dei Templi, tra i Faraglioni di Scopello e quelli di Aci Trezza, tra mangiare un cannolo a Dattilo o a Piana degli Albanesi, tra arancina o arancino, tra visitare una delle cantine di Marsala o una dell’Etna, magari facendo trekking su per il vulcano più grande d’Europa, che noia!

Dovrò decidere tra le scogliere di Ustica, le calette di Pantelleria, le spiagge delle isole Egadi o di Lampedusa. Insomma, sarà un’altra estate noiosa, monotona e senza idee. E voi? Fate come me, R-ESTATE in Sicilia. E per promuovere il turismo in #Sicilia, copia e incolla nella tua bacheca.

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