Nuova conferenza stampa del presidente Giuseppe Conte che stasera si presenta insieme al ministro Roberto Gualteri per parlare delle nuove misure economiche preparate dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus. E si tratta di misure importanti: 4,3 miliardi di anticipo sul fondo di solidarietà ai comuni e 400 milioni di euro, in aggiunta a questi soldi, destinati agli oltre ottomila comuni per aiutare le famiglie in difficoltà.
Il nuovo Decreto sarà in vigore già a partire da domani mattina. Al decreto è stata aggiunta una apposita ordinanza di protezione civile che prevede lo stanziamento straordinario (Conte parla di ulteriore anticipo) che saranno erogati a tutti i comuni italiani che avranno poi, a loro volta, il compito di destinare questi soldi o in forma di bonus spesa ai cittadini, oppure girarli alle associazioni del terzo settore affinché provvedano alle necessità delle persone in difficoltà. “Ci sono tanti cittadini in difficoltà e ne siamo consapevoli – dice il premier – E non solo coloro che soffrono dal punto di vista psicologico, perché non tutti eravamo abituati a stare in casa. Ma ci sono anche coloro che hanno sofferenza alimentari e hanno difficoltà anche ad acquistare generi alimentari e beni di prima necessità. Con tutti i ministri e con il ministro Gualtieri in particolare, abbiamo deciso di varare immediatamente un provvedimento d’urgenza e di grande impatto coinvolgendo i comuni e soprattutto i sindaci, le nostre prime sentinelle e le nostre prime antenne per quanti riguarda le comunità locali. Ecco perché per erogare i soldi alle persone in diffcioltà ci affidiamo direttamente ai primi cittadini”.
E quindi ecco in concreto gli aiuti. Il nuovo decreto, in vigore da domani, consentireà al governo italiano di anticipare 4,3 miliardi di euro (che di solito vengono erogati a maggio) ai comuni per il fondo di solidarietà: “Una cifra che consentirà ristoro ai comuni anch’essi in difficoltà e ai loro bilanci”, spiega Conte. Accanto al decreto, ecco la nuova ordinanza di protezione civile, che aggiunge 400 milioni di euro a questo fondo. “Si tratta di soldi vincolati per i comuni – dice Conte – che potranno usarli solo per le persone che non hanno i soldi per pagarsi la spesa. Da questi soldi nasceranno dei buoni spesa che potranno essere spesi per generi alimentari e beni di prima necessità. Non vogliamo lasciare nessuno da solo, soprattutto in questo momento di grande difficoltà. Siamo tutti nella stessa barca”.
Poi un appello del premier Conte: “Non vogliamo tassare la solidarietà – dice – e mi appello all catena della grande distribuzione che si attivi per ipotizzare e mettere in campo uno sconto del 5 o 10 per cento a chi fa acquisti utilizzando questi buoni spesa”. Infine una precisazione: “Noi faremo di tutto affinché gli aiuti del Cura Italia arrivino subito nelle tasche dei cittadini e delle imprese italiani – dice Conte – Ma non è semplicissimo. Ci sono sedici misure diverse e sedici miliardi per 11 milioni di persone. Stiamo facendo di tutto affinché i tempi classici della burocrazia vengano dimezzati, se non azzerati. Io stesso sono intransigente in questo senso. Vi assicuro che gli uffici dell’Inps stano lavorando alacremente. E chi ha diritto a ricevere la casa integrazione ordinaria o in deroga deve ricevere questi soldi nel più breve tempo possibile, direi entro il 15 aprile a dispetto delle date che vedo circolare in questi giorni. Anzi se possibile anche prima. Stesso discorso vale per i 5 bonus da 600 euro”.
Prima delle domande dei giornalisti, è intevenuto il ministro Gualtieri: “Nessuno deve essere lasciato solo – ha detto – Intanto rendiamo immediatamente disponibili delle risorse per i comuni che potranno così sostenere le persone in difficoltà a reperire generi alimentari e beni di prima necessità. Desidero ringraziare l’Anci per la collaborazione che ci ha consentito di stilare un piano di aiuti che arà molto più rapido ed efficace”.