Concessa la proroga fino al 31 marzo 2023 all’autorizzazione del Piano di Controllo della Popolazione dei Suidi nel Parco delle Madonie – dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – (Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale). La proroga, consentirà di sviluppare tutte le azioni previste nel Piano, avvalendosi del finanziamento di quasi 400 mila euro concesso dalla Regione Siciliana Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, la cui misura di intervento era stata presentata nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2014-2020 -Asse6 – Azione 6.5.1 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework (Paf) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000”.
Il Piano di controllo dei suidi, ha la finalità di salvaguardare gli ambienti naturali e di interesse conservazionistico presenti nel parco. In questa direzione, la programmazione su base scientifica del Piano di gestione, potrà risolvere alcune problematiche frequenti ed impellenti nel parco delle Madonie, legate al numero crescente degli animali di tale specie che, spesso creano apprensione tra i cittadini. In particolare, le attività di monitoraggio, controllo e contenimento della specie, permetteranno di contenere i ripetuti spostamenti nei centri abitati dei suidi, gli incidenti stradali causati dall’attraversamento improvviso degli animali e la mitigazione dei danni arrecati dai cinghiali alle colture e alle produzioni agricole.
Sarà compito dell’Ente Parco delle Madonie procedere alla raccolta dei dati dettagliati su interventi di rimozione dei suidi, sesso, età e peso di quelli abbattuti, nonché sugli interventi di prevenzione messi in atto in tale periodo. I dati raccolti e poi trasmessi, permetteranno di esprimere agli organismi competenti, una valutazione sul piano dell’efficacia della programmazione intrapresa dall’Ente nel rispetto della normativa vigente.
“Dato il particolare momento storico che stiamo attraversando – dice il Commissario straordinario Salvatore Caltagirone -siamo tutti consapevoli che la tutela alla salute è la priorità assoluta, ma occorre considerare anche gli effetti dell’attività umana sugli ecosistemi e sulle risorse naturali che determinano la nostra sopravvivenza. Sicuramente, la notizia fortemente attesa, ci permette di svolgere il lavoro che ci siamo prefissati di portare avanti con interesse e dedizione e, sicuramente i risultati che si otterranno dal Piano di Gestione dei Suidi, confermeranno le aspettative alle soluzioni di molti problemi che, talvolta, sono generati da “particolari” meccanismi naturali, i cui effetti indesiderati sono causa di vulnerabilità alla salute e qualità di vita, per mancanza di controllo adeguato”.
“In questa fase – conclude Caltagirone – rimane l’obiettivo generale del piano di gestione, che è quello di rimuovere criticità e applicare misure contenitive che possano salvaguardare l’integrità degli habitat naturali nel parco, focalizzandosi sui fattori che guidano la distribuzione di questa specie, la gestione del territorio per evitare il disturbo antropogenico in cui Ambiente e organismi interagiscono determinando complessi equilibri naturali, in cui l’uomo gioca un ruolo determinante”.