Pietro che disegna con le luci. Da Gangi alle sfilate di Gucci

Marianna Lo Pizzo

Moda e Stile - I ragazzi del prodigio

Pietro che disegna con le luci. Da Gangi alle sfilate di Gucci
Un’altra puntata de “i ragazzi del prodigio”. Storie che raccontano viaggi, passioni, ambizioni e realizzazioni della generazione Z.

24 Febbraio 2020 - 10:26

“Luce: Fluido imponderabile per cui si distinguono le cose” Così recita una descrizione della parola luce su un antico vocabolario dell’ottocento. Probabilmente è quello che Pietro Locicero ha sempre pensato della sua passione più grande. La luce.

Quando ti scrive ti saluta con una lampadina accesa come emoticon e se ripercorri indietro il nastro delle conversazioni e gli chiedi, Pietro cosa vuoi fare da grande, lui ti risponde che vuole disegnare con la luce, non fotografando, ma costruendola la luce, affinchè gli occhi di chi guarda possano credere nella fotografia, possano avere un quadro della realtà, scolpito secondo un immaginario fantastico, nuovo. Un immaginario firmato da un light designer chiamato Pietro Locicero.

Dai palcoscenici delle piazze siciliane fino al Teatro alla Scala, dalle prime scenografie dei teatri di paese fino alle opere più prestigiose. Il giovanissimo Pietro, ha realizzato il suo sogno tre anni fa, dopo anni di stagioni estive trascorse tra i palcoscenici di numerose piazze di provincia.

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Nel novembre del 2017 dopo una selezione durissima, riesce ad accedere al Corso per Light Designer del Teatro Alla Scala di Milano, a bordo del suo inseparabile pandino bianco, comincia la nuova avventura, mantenendo la freschezza e l’esuberanza che lo contraddistinguono, conquistando a giugno del 2018 il titolo per cui tanto si è impegnato. Con docenti del calibro di Marco Filibeck, Valerio Tiberi, Claudio Sanarica, Angelo Linzalata, Andrea Savi, Pietro comincia le sue collaborazioni non rinunciando però ai progetti con il paese di origine. È a Gangi che torna durante le ferie, poche, perché si va continuamente in scena, per dare un contributo all’Associazione Fuorilogos, all’Associazione OtqA con cui ha mosso i primi passi insieme alla Dinolfo Group.

Già nel 2014, a soli 22 anni prima a Terni e poi a Roma aveva frequentato diversi workshop sul Design della luce negli spettacoli teatrali e da lì non si era mai fermato. Un investimento sulla sua formazione costante e una luce nei suoi occhi azzurri sempre accesa.

Da Mary Poppins alle tragedie greche al Teatro Greco di Siracusa fino all’ultima sfilata di Gucci, che grazie al testimonial Achille Lauro, ha tenuto banco sui giornali per diverse settimane. L’ultima sfilata del prestigioso marchio alla fashion week milanese, ancora in corso, ha previsto una installazione scenografica gigantesca che era possibile seguire anche attraverso l’account instagram di Pietro. Il prima e il dopo lo spettacolo e  l’ultima luce prima di uscire è di Pietro che è pronto, dietro le quinte, per godersi un nuovo spettacolo, il suo nuovo mondo, la sua grande passione.

 

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