Quale sarebbe il suo sogno? Questa è stata la domanda posta alcuni giorni fa al Commissario straordinario dell’Ente
Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone, al termine dell’intervista rilasciata nel corso del Tg trasmessa dall’emittente televisiva Trm. “Si tratta – spiega il Commissario – non più di un sogno, ma di una serie di progetti, alcuni dei quali già finanziati e ultimati ed altri ritenuti ammissibili in linea con le finalità istituzionali dell’Ente”.
Progetti i cui risultati attesi, sulla base degli indicatori selezionati, avranno sul territorio un grande impatto a livello locale. “Durante questi due anni del mio mandato – prosegue Caltagirone – ho provato attraverso una comunicazione trasparente costruita sulla frase “Tassello dopo tassello”, a dare una chiave di lettura efficace su ogni attività svolta affinché tutti ne avessero contezza e al tempo stesso, a pormi delle domande per capire quali cambiamenti ogni progetto avrebbe potuto apportare ai diversi destinatari, considerando anche i benefici diretti ed indiretti sul territorio. Per questi motivi, spero che tutti i progetti, sia quelli già conclusi che quelli in programmazione, possano essere in grado di realizzare una significativa facilitazione nella soddisfazione dei bisogni della vita sociale e un miglioramento dei servizi in area di Parco”.
Ed ecco, allora gli obiettivi del parco delle Madonie:
“Sarebbe bello – conclude Caltagirone – che vi fosse nelle nuove generazioni lo sviluppo di una cultura più attenta ai comportamenti individuali e da parte della Pubblica amministrazione, continuasse la creazione di infrastrutture utili al rafforzamento del territorio, per mantenere alto lo standard qualitativo richiesto nell’ambito della Rete globale
dei Geoparchi Unesco“. (Nella foto il vescovo Giuseppe Marciante con Salvatore Caltagirone)