Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata dal Sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa, dagli assessori e dai consiglieri comunali di maggioranza, per spiegare le ragioni del no alla cittadinanza onoraria
Il Consiglio Comunale, convocato dal Presidente Giuseppe Puleo giorno 9 gennaio 2020, per discutere e deliberare sull’unico punto all’ordine del giorno proposto dai consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Uniamo Geraci”, non ha approvato la proposta di concessione della cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre, nelle modalità indicate dallo stesso gruppo. La proposta non è passata per il voto contrario dei consiglieri del Gruppo Consiliare di maggioranza “Geraci Bene Comune”
I Consiglieri Comunali del gruppo “Geraci Bene Comune”, tengono a precisare che nella penultima seduta del Consiglio Comunale, con deliberazione n. 52 del 23 dicembre 2019, è stato approvata, all’unanimità, l’adesione alla “Rete delle città per la memoria, contro l’odio e il razzismo”, impegnando altresì il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a sostenere il percorso della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo ed istigazione all’odio e alla violenza istituita presso il Senato della Repubblica.
Il Gruppo Consiliare di maggioranza “Geraci Bene Comune”, ritiene che la cittadinanza onoraria concessa ad una personalità importante e significativa, senza un percorso di condivisione e di partecipazione con la realtà locale, soprattutto con le nuove generazioni e con le scolaresche, rischierebbe di rimanere un episodio isolato e non darebbe nessun contributo a quel percorso di sensibilizzazione e di informazione su temi così importanti quali l’antisemitismo e il razzismo.
Il gruppo di maggioranza condividendo tutte le premesse e i valori incarnati dalla senatrice Liliana Segre, alla quale il Presidente della Repubblica ha conferito la nomina di senatrice a vita proprio per testimoniare l’importanza che la sua storia e la sua testimonianza rappresentano per tutto il nostro Paese, ha proposto di fare un passo in avanti raccogliendo anche l’appello dell’Associazione Nazionale degli ex deportati nei campi nazisti (ANED), della quale Liliana Segre fa parte da sempre, e del suo presidente, Dario Venegoni, che ha comunicato che in Italia vivono ancora circa cento persone sopravvissute al dramma dei lager che possono essere testimonianza altrettanto preziosa e che i Comuni che vogliono onorare questa memoria hanno tantissimi strumenti per farlo rivolgendosi anche a loro e non solo alla senatrice Segre».
Condividendo anche le parole dello stesso Presidente Venegoni che ha affermato che lo strumento della cittadinanza onoraria non debba essere una “facile scorciatoia”, si ritiene invece che debba essere conferita a personalità che instaurano un legame con il territorio comunale, in questo caso anche attraverso la presenza ad iniziative con le nostre scuole e con la cittadinanza, per sensibilizzare e raccontare quanto vissuto.
Tutto ciò premesso i Consiglieri del Gruppo “Geraci Bene Comune” hanno proposto al Consiglio di condividere, ed eventualmente integrare, un documento riportante le seguenti proposte:
Adottare un Manifesto da cui si evinca la contrarietà e la condanna di ogni forma di restrizione delle libertà, di violazione di diritti umani, di ingiustizia sociale, di razzismo; Contattare l’Associazione Nazionale degli ex deportati nei campi nazisti (ANED) per chiedere se fra le cento persone sopravvissute al dramma dei lager e ancora in vita, ve ne siano originarie del territorio madonita o quantomeno provinciale, al fine di poterle invitare a Geraci per una loro testimonianza; Invitare la senatrice Liliana Segre a venire a Geraci per dare una sua testimonianza diretta.
A tal proposito si propone di invitarla in occasione del primo anniversario della posa della pietra di inciampo per il nostro concittadino Liborio Baldanza che verrà celebrato ad Aprile. Quell’occasione potrebbe essere un importante momento di sensibilizzazione e di testimonianza rivolto all’intera cittadinanza ma soprattutto alla nuove generazioni; Sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell’Unione Europea e alle sue finalità, quali la promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione, l’impegno sociale, il dialogo le attività di volontariato, che costituiscono una dimostrazione concreta di cittadinanza europea attiva.
I Consiglieri del gruppo di minoranza “Uniamo Geraci” non hanno però condiviso questo percorso e hanno di contro chiesto di mettere ai voti esclusivamente la proposta di concessione della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre, nella stessa seduta consiliare. Una fretta ed una tempestività che non trova alcuna giustificazione se non quella di ottenere e poter mettere in atto una esposizione mediatica, come è di fatti tempestivamente avvenuto, con la pubblicazione sui social di un comunicato denigratorio nei confronti dei consiglieri che non hanno votato la concessione della cittadinanza onoraria. Vogliamo pensare che l’obiettivo di tanta fretta e frenesia sia solamente questo e non certo quello di una speculazione politica, che su tematiche così importanti dal punto di vista umano, risulterebbe sicuramente fuori luogo.
La concessione di una cittadinanza onoraria è un evento importante per una comunità e non può essere trattato con la leggerezza e l’approssimazione con cui è stato affrontato dal Gruppo di minoranza “Uniamo Geraci” e dai suoi consiglieri Scancarello Gaetano, Corradino Antonio e Corradino Carmelo. Va concertata con la stessa comunità, va condivisa e voluta da tutti. Ma soprattutto deve lasciare un segno nella comunità, e a maggior ragione in questo caso, deve lasciare il segno sulle giovani generazioni, sui ragazzi delle scuole. Riteniamo che le azioni poste in essere da questa Amministrazione, dalla posa della pietra di inciampo per Liborio Baldanza, alle diverse iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scolaresche locali, siano andate in tale direzione, ed invitiamo i consiglieri del Gruppo di minoranza “Uniamo Geraci” ad essere più partecipi di quanto lo sono stati in passato, nel supportare le azioni che vengono promosse da questa Amministrazione o meglio ancora ci auspichiamo che anche da loro possano scaturire in futuro proposte e iniziative in tal senso.
In conclusione il Sindaco Luigi Iuppa e l’intero Gruppo di maggioranza ribadiscono che inviteranno la Senatrice Liliana Segre a venire a Geraci per partecipare alle iniziative che verranno messe in atto in occasione del primo anniversario della posa della pietra di inciampo per Liborio Baldanza, invito che peraltro è stato rivolto alla stessa senatrice già l’anno scorso in occasione della posa della pietra di inciampo, alla quale la senatrice non ha potuto partecipare per altri impegni, inviando un messaggio che è stato letto durante la manifestazione.
Continuiamo ad essere convinti che la concessione di una cittadinanza onoraria non sia un gesto simbolico, che la vicinanza della comunità di Geraci alla Senatrice Segre per gli attacchi personali ricevuti negli ultimi mesi vada dimostrata con altre azioni, che la vita, l’esempio e la testimonianza della Senatrice devono tramutarsi in azioni e progetti a favore delle giovani generazioni in modo da determinare un cambiamento nei comportamenti e il rispetto dei valori della libertà, della democrazia, dell’accettazione del diverso e dello straniero, del dialogo. Solo in questo modo, i sacrifici di tanti cittadini europei, pagati anche con la vita, soprattutto durante i regimi totalitari imperanti in Europa nel secolo scorso, possono fungere da ispirazione per le giovani generazioni, per la creazione di società aperte e tolleranti, e di comunità che accolgono le minoranze.
Riteniamo e ci auspichiamo che la presenza della Senatrice Segre a Geraci, la sua testimonianza diretta e la sua personale condivisione con le giovani generazioni del nostro paese e del comprensorio madonita possa realizzare ed instaurare quel legame con la comunità e con il territorio necessario affinché la cittadinanza onoraria non sia soltanto un gesto simbolico.