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Giocatori tutti via, per la Cephaledium scendono in campo i tifosi

Finiti i sogni di gloria per la Cephaledium. Ieri, al cospetto della capolista Dattilo Noir, pur di non disertare la gara, come già avvenuto la settimana scorsa per l’incontro di Coppa Italia contro la Sancataldese (leggi qui), sono scesi in campo dirigenti, tifosi, un paio di juniores e l’unico giocatore rimasto dopo la diaspora giallonera, Di Stefano.

E’ l’ennesima pagina triste di una società nata 40 anni fa ma che nell’ultimo decennio è stata funestata da ripetuti fallimenti. Dopo anni difficili terminati nel 2010 con la scomparsa della Cephaledium l’esperimento di Barranco aveva restituito entusiasmo attorno ai colori gialloneri. La vittoria del campionato di Promozione ed il buon avvio in Eccellenza lasciavano ben sperare ma, alla vigilia di Natale, i nodi sono venuti al pettine.

Quel che rimane ad oggi del nuovo corso, pieno di promesse, tracciato da Peppe Barranco sono alcune uscite decisamente infelici, come quella nei confronti del nuovo Palermo, colpevole di aver pensato per un attimo di corteggiare il bomber giallonero Giampiero Clemente: “Non salirete, ci vediamo l’anno prossimo in serie D”, questo il senso della parole proferite con eccessiva spavalderia. La stessa spavalderia che portava Barranco a promettere la Serie C ed offendere via social il patron del Geraci Francesco Giaconia con parole che preferiamo non ripetere. Salvo poi scusarsi pubblicamente, dopo aver compreso la portata della figuraccia.

Oggi nessuno conosce quale sarà il destino della Cephaledium. Quella scritta ieri è senza dubbio una pagina romantica e va dato merito a tutti coloro che sono scesi in campo di aver dimostrato un amore verso i colori gialloneri che rappresenta il valore più autentico del calcio dilettantistico. Ma pensare di poter ripetere l’impresa compiuta ieri a Paceco per tutto il girone di ritorno appare una missione impossibile.

A questo punto, complice il clima natalizio, non rimane che sperare in un miracolo. Una cosa però va detta: per fare calcio, non in Terza categoria ma in Eccellenza, la passione non basta. E’ indispensabile la programmazione, già ai blocchi di partenza. Meglio non partire, fare un passo indietro se non si ha la certezza di poter contare su un’adeguata struttura dirigenziale, dotata delle giuste competenze e delle necessarie risorse economiche. A poco vale alzare la voce quando attorno è rimasto il deserto.

In attesa di conoscere il futuro rimane da fare un plauso alla formazione scesa in campo ieri per la sfida contro la capolista Dattilo Noir, persa per 6-1. Il gol della bandiera per l’improvvisato team giallonero porta la firma di Messina.

Cephaledium: Barracato (22′ st Di Fina), Di Paola, Catania, Rizzo, Di Stefano, Rio, Porru (14′ st Culotta), Incognito, Messina (5′ st Cascio), Barranco (1′ st Corsello), Drago (37′ pt Ferro). A disposizione: Badami. Qui di seguito la foto (Passarello)

 

LA STORIA DELLA CEPHALEDIUM

La Cephaledium nasce nel 1979 sotto una buona stella: vince il campionato 1979/80 di Terza Categoria, la stagione successiva vince anche il campionato di Seconda categoria e, dopo appena un anno di assestamento, sotto la guida di mister Valenziano, approda al campionato di Promozione, a quei tempi anticamera dell’Interregionale (l’attuale Serie D).

Nella stagione 85/86 conosce la prima retrocessione. Si torna in Prima Categoria dove i gialloneri resteranno per 5 lunghe stagioni. Poi il quarto posto ottenuto al termine della stagione 1990/91, consente alla squadra di Cefalù di tornare in Promozione grazie ad un ripescaggio. Giusto il tempo di un giro in giostra poi la seconda retrocessione. Questa volta però la permanenza in prima categoria è molto più breve, la squadra ancora una volta allenata da mister Valenziano conquista il secondo posto e torna in Promozione. Nella stagione 93/94 mantiene finalmente per la prima volta la categoria ma il miracolo arriva l’anno successivo, stagione 94/95, il secondo posto ottenuto dalla formazione guidata da Mister Napoli vale il ripescaggio in Eccellenza.

Sono gli anni migliori per i colori gialloneri, anni in cui arriva l’era Patinella, il presidente che nella stagione 2000/2001 porterà la Cephaledium in Serie D. Il primo impatto con il semiprofessionismo è ottimo ma nel girone di ritorno la squadra perde la bussola, terminando il campionato con una cocente retrocessione.

La Cepha non farà più ritorno in Serie D. In Eccellenza sono anni difficili, due campionati salvati ai play out, una retrocessione nella stagione 2003/2004 al termine di un amarissimo derby salvezza contro la Termitana. Poi subito il ripescaggio e la stagione successiva ancora una retrocessione. Così nel 2005/2006 la squadra di Cefalù si ritrova nuovamente in Promozione. Ma la fase discendente dei giallorossi non è ancora terminata, la squadra del presidente Andaloro retrocede in Prima Categoria. L’anno successivo sciupa ai play off l’opportunità di tornare in Promozione. Una delusione breve perchè l’anno successivo, sotto la guida di mister Spataro, arriva il secondo posto ed il ritorno, grazie all’ennesimo ripescaggio, in Promozione.

E’ un altro campionato difficile, caratterizzato da una girandola di cambi di allenatori, ma alla fine arriverà un 14° posto e la retrocessione dopo lo spareggio contro la Gioiosa.

Quello del 2010/2011 è l’ultimo campionato per la vecchia Cephaledium, la squadra va malissimo anche in prima categoria e dopo l’ennesimo spareggio perso, questa volta contro il Colomba Bianca, retrocede in Seconda Categoria, ma in realtà nessuno si prenderà più la briga di iscrivere la squadra ad un campionato. Nasce invece una nuova società, il Cefalù Calcio, che acquista dal Gangi il titolo per iscriversi al campionato di Promozione. Ma il debutto è un flop, con appena 13 punti in 30 partite la nuova squadra di Cefalù retrocede in prima Categoria. L’anno dopo arriva la rivincita, sotto la guida di mister Minutella il Cefalù domina il campionato e torna in Promozione, dove resterà per 4 stagioni mantenendo sempre la categoria.

Ma nel 2017/2018 si getta di nuovo la spugna: come accaduto 7 anni prima con la Cephaledium, nessuno iscriverà il Cefalù Calcio ad un campionato. Così a spegnere la candelina dei 40 anni di Calcio a Cefalù non c’è nessuna squadra.

Arriviamo così ai giorni nostri: nel 2018/2019 rinasce la Cephaledium per volontà del nuovo presidente, ed ex giocatore, Giuseppe Barranco: iscrizione al campionato di Promozione e subito vittoria del campionato, con il conseguente approdo in Eccellenza.  Sembrava l’inizio di una nuova straordinaria avventura. Sembrava appunto, fino all’epilogo delle ultime settimane.

 

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