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Il Geraci sfiora il colpaccio a Mazara, finisce 1-1

Mazara – Geraci 1-1

Marcatori: St 17′ Di Maria, 33′ Madonia

Mazara: Iacono, Genesio, Sammartano (38′ st Pizzo), Giardina, Paladino, Agate, Erbini, Caronia (27′ st Fontana), Etmane (18′ st Kone), Messina, Bulades. All.: Marino

Geraci: Ceesay, Valenza ( 16′ st Di Maria), Tarantino, Bognanni (27′ st Grimaudo), Scalisi, Chiazzese, Marsala (6′ st Di Maggio), Bisogno, Velardi (32′ st Sanyong), Serio, Saluto. All.: Grimaudo

Arbitro: Braschi

Pareggio che lascia l’amaro in bocca per il Geraci che, dopo settimane difficili, torna protagonista di una prestazione convincente nel mai facile campo del Mazara. I madoniti non solo vanno in vantaggio con Di Maria al 17′ della ripresa ma sciupano l’occasione di tornare in vantaggio al 37’ della ripresa con Serio che tira alto sopra la traversa il rigore fischiato da Braschi per fallo di mani in area di Paladino. Pochi minuti prima, al 34’ era stato proprio Serio a sfiorare il gol del raddoppio con un tiro ravvicinato in area parato con grande attenzione da Iacono. Il gol del pareggio dei canarini era arrivato appena un minuto prima, al 33’ con un calcio da fermo di Domenico Messina che, con grande esperienza, ha sfruttato la disattenzione della retroguardia madonita, ancora impegnata nel posizionamento, per tirare in rete e battere Ceesay. Anche il Mazara a fine partita avrà da reclamare per un gol annullato nel recupero a Kone. “Sapevamo che il Mazara si era rinforzato. Quindi eravamo consapevoli di andare incontro ad una partita difficile” afferma mister Claudio Grimaudo – che in sala stampa si dice soddisfatto del risultato ma fa anche un po’ di autocritica: “Dobbiamo essere più convinti negli ultimi 30 metri. La precisione nell’ultimo passaggio ancora ci manca. Dispiace per il rigore sbagliato ma alla fine il pareggio è il risultato più giusto”. Attimi di paura durante la partita per Caronia che si è accasciato a terra ed è uscito in barella. Nulla di grave per fortuna, come confermato a fine partita da mister Marino, solo le conseguenza di uno stato di debilitazione dovuta alla forte febbre avuta nei giorni scorsi.

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