“Presto ci sarà una nuova gara per la gestione delle piste di Piano Battaglia“. Lo ha fatto sapere la Città metropolitana dopo la gara andata deserta lo scorso 5 novembre. La questione è annosa e affonda le radici in una gara ad evidenza pubblica che prevedeva l’affidamento dei servizi di risalita (seggiovia, skilift, tapis roulant) della Mufara ma non menzionava la gestione delle piste. E’ qui che nasce il tira e molla con la Piano Battaglia srl, società che si è aggiudicata la gestione degli impianti di risalita per 29 anni.
Oggi la Città metropolitana, con una sua ricostruzione dei fatti, ripercorre le puntate di una telenovela che ormai si ripete da anni. E che, adesso, mette a rischio l’apertura delle piste per l’inverno. “Negli anni successivi al 2015 – dichiarano in una nota congiunta il sindaco della Città metropolitana Leoluca Orlando, il segretario generale Giuseppe Vella e il dirigente Claudio Delfino – la Piano Battaglia srl ha ritenuto che la competenza della gestione delle piste spettasse alla Città metropolitana e, sulla base di tale presupposto, sono state annualmente sottoscritte delle convenzioni tra la Città Metropolitana e la Piano Battaglia srl, che affidavano, anche gratuitamente, a quest’ultima anche la gestione delle piste”.
“A decorrere dall’anno 2018 la Piano Battaglia srl – si legge ancora – ha ritenuto che non potesse più gestire gratuitamente la manutenzione delle piste nel periodo invernale e, conseguentemente, ha richiesto il pagamento del servizio, per un importo di oltre 200 mila euro annui. La Città metropolitana di Palermo dunque, nella considerazione che nell’originario bando di gara per l’aggiudicazione della gestione degli impianti di risalita, non poteva essere compresa la manutenzione delle piste, trattandosi di cofinanziamento comunitario, ha proceduto ad esperire delle gare di evidenza pubblica per l’individuazione di un aggiudicatario. Ciò in considerazione anche dell’orientamento dell’Anac, che esclude che si possano effettuare delle modifiche sostanziali ad un contratto in essere (gestione degli impianti di risalita), pena la violazione del principio di concorrenza ed imparzialità della Pubbilca amministrazione”.
“La Piano Battaglia srl ritiene che non è possibile sdoppiare la gestione degli impianti di risalita con la manutenzione delle piste, con la conseguenza che si dovrebbe affidare anche a quest’ultima, direttamente, anche il servizio di gestione delle piste da discesa per un importo di 430 mila euro annui. Valore che moltiplicato per i rimanenti 25 anni di contratto determina un affidamento, senza procedura di gara pari a 10.750.000 euro. Quindi una modifica sostanziale delle condizioni di gara in corso di contratto”.
La Città metropolitana ha così bandito una nuova gara pubblica per l’individuazione del soggetto deputato ad occuparsi della manutenzione delle piste nel periodo invernale ed estivo. La gara però è andata deserta. “A tale gara, come a quelle precedentemente bandite, non ha partecipato la Piano Battaglia srl – scrivono Orlando, Vella e Delfino – che allo stato dei fatti si sarebbe potuta aggiudicare, ove avesse avuto i requisiti di legge, anche tale servizio”. Se però gli oltre 153 mila euro messi a base d’asta dalla Città metropolitana non hanno attirato l’interesse di nessuna azienda un motivo ci sarà: forse la cifra offerta non è sufficiente a sostenere i costi di gestione?
La domanda resta in sospeso. Di certo c’è che una legge nazionale in base alla quale la gestione degli impianti debba coincidere con quella delle piste. Adesso, concludono i vertici di Palazzo Comitini, “verrà esperita una nuova procedura ad evidenza pubblica e se non si perverrà all’individuazione di un aggiudicatario, l’ente si attiverà con tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento per garantire il servizio”. Un iter che necessita di tempo; mentre a Piano Battaglia già nevica e la stagione invernale è a rischio.