Termini-Caccamo, vince Cubeda che si laurea campione siciliano. Riolo tra le storiche

Giuseppe Di Gesù

Sport - Auto

Termini-Caccamo, vince Cubeda che si laurea campione siciliano. Riolo tra le storiche
Il catanese ha firmato anche il nuovo record del tracciato

06 Ottobre 2019 - 19:21

La 21esima edizione della Termini-Caccamo porta il nome di Domenico Cubeda. Alla sua prima apparizione, il veloce pilota catanese, a bordo della Osella FA30, per i colori della Cubeda Corse, ha fatto registrare il nuovo record del percorso, fermando il crono su 3’41.42. Con la vittoria di oggi, Cubeda si aggiudica anche il titolo di Campione Siciliano Montagna.

“Siamo arrivati al nostro obiettivo, lavorare sulla macchina e trovare qualcosa in più rispetto alla Coppa Nissena, – sono state le parole del vincitore Domenico Cubeda -. Sono felice di aver siglato il nuovo record del percorso e i risultati ottenuti oggi sulla preparazione della vettura, mi fanno ben sperare per il mio prossimo appuntamento, che sarà la Pedavena-Croce D’Aune, ultima prova del Campionato Italiano Velocità Montagna. Il percorso mi si addice, è un percorso guidato, perché oltre a motore ci vuole anche un bel piede. Spero che questa gara cresca e non vedo l’ora di tornare”.

Al secondo posto la Scuderia Ateneo, con Franco Caruso su Gloria C8. Ha chiuso il podio Giovanni Cassiba, su Osella PA30, quarto posto assoluto per Angelo Bonforte, su Osella PA20S e quinto Samuele Cassiba su Osella PA20JRB. Al sesto posto Salvatore Reina, su Elia Avrio ST09, settimo Rocco Aiuto a bordo dell’Osella PA20S, ottavo posto per il figlio d’arte Ernesto Riolo a bordo della vettura da rally a trazione integrale, la Peugeot 208 T16, nono posto per il termitano Antonino Rotolo su Osella PA 21JR ed a chiudere la top ten su Gloria B5 motorizzata Suzuki, Angelo Miccichè.

“La nostra manifestazione ha conferito a Domenico Cubeda il titolo di Campione Siciliano Montagna – ha commentato Salvatore Vinciguerra, presidente della Scuderia Caccamo Corse -. È stato un piacere averlo al via di questa edizione, insieme a tanti altri big dello scenario siciliano. Voglio ringraziare tutti i ragazzi della mia scuderia per l’ottimo lavoro svolto in questi mesi di organizzazione ed ancora di più per quanto fatto in quest’ultima settimana”.

“Ormai per me Caccamo è la mia città adottiva – ha commentato Daniele Caldara, responsabile della parte tecnica-sportiva e organizzativa -, questo evento continua a crescere. Degli 86 equipaggi verificati, ben 80 hanno visto il traguardo, anche questo è un successo. La novità l’avremo il prossimo anno, con il rifacimento del manto stradale, che renderà ancora più interessante la gara”.

“Oggi per la nostra città è un momento importante – ha detto durante la cerimonia di premiazione il sindaco Nicasio Di Cola -. Grazie alla Scuderia Caccamo Corse, presieduta da Salvatore Vinciguerra, oggi la nostra città è stata piacevolmente invasa da tanti appassionate di auto. Un plauso va agli organizzatori, perché sono inoltre riusciti a superare ogni ostacolo per la riuscita di questo bellissimo evento”.

Tra le storiche è stato il cerdese Totò Riolo ad aggiudicarsi il primo posto, su Equipe Stengher del 4° raggruppamento, con i colori della Scuderia CST Sport. Al secondo posto su Lucchini SP90, Antonio Piazza, quarto raggruppamento, che è riuscito a distaccare per soli 3 decimi il veterano Ciro Barbaccia, su Osella PA6/9, anch’egli nel 4° raggruppamento. Chiudono la top five, le Porsche guidate da Domenico Guagliardo e Claudio La Franca.

“Sono particolarmente legato a questa gara, – ha commentato il cerdese volante Totò Riolo -, è una gara che sento mia, lo scorso anno l’ho vinta tra le moderne e quest’anno ho ottenuto il primo posto assoluto tra le storiche. Per questo risultato, non posso che ringraziare l’amico Ciro Barbaccia, che mi ha permesso di gareggiare con la sua performante e potente Stenger. Ringrazio poi tutto il team, per l’ottimo lavoro svolto in assistenza e ci tengo a complimentarmi con gli organizzatori per una delle gare più belle del panorama siciliano, è molto tecnica e mi spiace che molti piloti non si presentino al via di questa gara. Sono felice che Domenico Cubeda abbia corso in questa gara, che sento anche mia. Alla fine di questa giornata – ha aggiunto Riolo -, sono soddisfatto per il mio successo e anche per quello di mio figlio Ernesto con la Peugeot 208T16. Adesso – ha concluso Riolo – ci concentriamo sul nostro prossimo appuntamento al Rally Legend e a fine mese, torneremo in gara in salita per la Floriopoli Cerda, ultima gara rimasta nel campionato italiano autostoriche e speriamo di avere per il prossimo l’iscrizione ad un titolo, molto importante per il nostro territorio”.

I premi del 1° Trofeo istituito dalla Banca di Credito Cooperativo di Altofonte e Caccamo che compie 120 anni, per i 3 migliori Under 25 sono stati consegnati a Giuseppe Gianfilippo su Renault Twingo A1600 come terzo classificato, a Luca Siragusa, secondo classificato a bordo della Peugeot 106 PRODE1660 ed al primo Agostino Bonforti su Osella PA20 2000, che ha ricevuto il premio dal direttore della Banca.

Il premio Benny Rosolia, il compianto pilota di Castelvetrano che è stato campione europeo ed italiano della montagna, messo in palio dalla Scuderia Erice Historic Car, è stato assegnato a Pierluigi Fullone, come pilota più giovane che ha preso il via alla cronoscalata, con la vettura più antica. I due orologi Mondial Watch, per i vincitori assoluti delle storiche e moderne, sono stati consegnati al cerdese Totò Riolo e al catanese Domenico Cubeda.

Degne di nota le prestazioni dei tanti piloti locali: i termitani, Filippo Luparello, Gianluca Mauriello, Luigi Mirici Cappa, Sergio Misitia, Francesco Rizzo, Leonardo Cristadoro, Umberto Costantino, Filippo Indovina, Salvatore Baratta e Antonino Riolo sono arrivati tutti a podio.

Tra i ranghi di Caccamo, degna di nota la prestazione del giovanissimo Santo Galbo, al suo esordio alla guida di una vettura di gara, in classe PRODS1600 ha sbaragliato la concorrenza, conquistando il gradino più alto del podio. A podio sia tra le storiche, che tra le moderne i caccamesi Quintino Gianfilippo, Giuseppe Libreri, Vincenzo Serse, Francesco Salomone, Luca Siragusa, Giovanni Siragusa, Filippo Monteleone, Giuseppe Monteleone e Giuseppe Gianfilippo.

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