Il presidente dell’Unione Pietro Macaluso (nella foto), assieme ai sindaci dei comuni che ne fanno parte, ha ricevuto, presso la sede dell’Unione, una delegazione del comitato promotore delle Zone Franche Montane, per un confronto sulle tematiche relative alla istituzione delle Zone Franche Montane, le Zone economiche speciali (Zes) e sull’attività edell’Unione con particolare riferimento alla Snai. Macaluso ha preliminarmente ricordato che l’area interna delle Madonie è l’unica area nel panorama nazionale ad aver inserito nel proprio documento di strategia, approvato nel febbraio del 2017, la necessità di prevedere l’istituzione delle Zfm come strumento di contesto che può contribuire alla riduzione del decremento demografico.
L’incontro programmato presso la sede dell’Unione era volto a concordare azioni congiunte in merito all’approvazione ed all’applicazione da parte dell’Assemblea regionale Siciliana della “Legge sulle montagne” che porterebbe alla nascita delle Zfm. Nella sala del comune di Petralia Soprana, sede dell’Unione dei comuni delle Madonie, si è registrato un clima distensivo e propositivo tra i cittadini del comitato Pro Zfm e i sindaci dell’Unione che hanno convenuto sull’importanza e la complementarietà dei tre strumenti di sviluppo: Snai, Zes e Zfm. Infatti, l’istituzione della Zone Franche Montane e la piena attuazione delle Zone economiche speciali che determinano la concessione di specifiche agevolazioni fiscali alle attività economiche esistenti ed alle nuove che si potrebbero insediare, consentirebbero di creare quelle condizioni ottimali grazie alle quali gli interventi previsti nell’ambito della SNAI, godrebbero di una maggiore amplificazione.
Tutti i presenti, hanno riconosciuto alla Snai il merito di aver recepito a tutti i livelli (nazionali, regionali e locali), la necessità di avere politiche orientate ai luoghi in grado di rimettere al centro delle strategie di sviluppo le comunità e le relative rappresentanze istituzionali.