Quello del rapporto tra Internet e la popolazione siciliana è un tema di grandissima attualità in questo periodo. È stato il report di Save the Children relativo all’analfabetismo informatico nell’isola a riportare ancora una volta l’attenzione sulla diffusione della rete sul territorio e sul suo utilizzo. Ma quali sono le abitudini informatiche dei siciliani? E come migliorare una situazione ad alto rischio di analfabetismo informatico e in cui 4 persone su 10 non si connettono perché non sanno come fare o hanno disagi economici che glielo impediscono?
Secondo gli ultimi dati del 2019, circa la metà dei siciliani utilizza internet e lo principalmente per divertimento. È proprio il settore ludico quello preferito. La tendenza attuale mostra un interesse crescente per i titoli tradizionali da casinò quali blackjack, slot machine e roulette che sono tra i giochi online più praticati dagli italiani nel 2019. Dato che accomuna gli abitanti dell’Isola al resto della popolazione dello Stivale.
Molta attenzione anche nei riguardi dell’informazione, il secondo comparto più “ricercato” in rete. Due i campi preferiti: le notizie che esulano dai media tradizionalisti e quelle sportive, con le informazioni sul calcio a guidare la speciale graduatoria.
Numeri in linea con la media nazionale anche per quanto riguarda le presenze sui social network. Utilizzate molto spesso per mettersi in comunicazione col mondo, piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram stanno contribuendo in maniera decisiva all’alfabetizzazione informatica dei siciliani, aiutando a colmare il gap con le altre regioni italiane.
Un gap da ridurre anche attraverso le iniziative di carattere istituzionale. Come detto in precedenza, lo studio di Save the Children ha riportato il focus su un Digital Divide che il Consiglio Regionale ha deciso di “combattere” con nuovi disegni di legge per incentivare l’uso della rete e per portare gratuitamente le connessioni Wi-fi nelle scuole e nei luoghi pubblici.
Ma non solo. Negli ultimi mesi si è lavorato anche nelle singole realtà cittadine. Ultimo esempio il lancio, a marzo, del progetto palermitano “Vivi internet al meglio” realizzato da Google in collaborazione con Telefono azzurro e Altroconsumo. Un’iniziativa nata con l’obiettivo di aiutare i giovani a vivere il web in maniera responsabile e a dotarli di tutti gli strumenti educativi e tecnologici necessari per apprendere i principi base dell’educazione civica digitale.
L’ultimo aiuto per la Sicilia è arrivato dall’Europa che ha recentemente messo a disposizione ingenti risorse per aiutare le varie realtà locali a creare degli hotspot Wi-fi. Risorse economiche, normative e finanziarie che potrebbero rivelarsi fondamentali per colmare una distanza che dura da troppo tempo.