“La popolazione che vive fuori dai grandi centri urbani non può essere sottoposta a disagi sul piano dei servizi e della mobilità che giungono, talvolta, a comprimere gli stessi diritti di cittadinanza, favorendo, così, l’ulteriore spopolamento di paesi e borghi, con il manifestarsi di fragilità sociali e ambientali destinate a impoverire l’intero Paese”.
Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione dell’inizio della XIX conferenza nazionale dei piccoli Comuni che si è tenuta a Gornate Olona (Va) sul tema “Noi siamo piccoli… ma facciamo grande l’Italia”.
Il Capo dello Stato sottolinea la necessità di una “riduzione degli squilibri tra i territori”. “La bellezza, la ricchezza, la qualità del nostro Paese – osserva – sono espresse, oltre che dai nostri luoghi, dai valori civili delle sue comunità, dalle molteplici originali storie che hanno costruito identità e sedimentato cultura”. “La vita dei piccoli Comuni, delle popolazioni che in essi risiedono, sono parte essenziale del progredire della Repubblica, e le attese da queste realtà meritano particolare attenzione e ascolto da parte delle istituzioni, a tutti i livelli”, prosegue Mattarella, evidenziando che “con la legge 158/2017, condivisa dal Parlamento a larga maggioranza, si è compiuto un primo passo importante” visto che “metà del territorio nazionale è affidato all’amministrazione di Comuni nei quali i residenti sono fortemente diminuiti nei decenni”.