I carabinieri della compagnia Cefalù hanno arrestato, con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso in furto aggravato di energia elettrica, detenzione illegale di munizioni, di tritolo e di silenziatore per armi da fuoco, Tommaso Armillieri, di San Mauro Castelverde classe 1953, Leonardo e Vito Casarrubia, padre e figlio palermitani, rispettivamente classe 1953 e 1989.
Venerdì scorso, i militari dell’Arma, durante un servizio di contrasto al mercato degli stupefacenti, transitando a San Mauro Castelverde, in contrada Tiberio, hanno notato un insolito via vai da una strada di accesso ad un terreno, ed hanno verificato che tre uomini entravano all’interno di un’abitazione isolata. I militari hanno scoperto che i tre, all’interno di un magazzino di pertinenza del casolare di Armillieri, avevano allestito una vera e propria piantagione in serra indoor di marijuana, munita di ventilatori aspiratori, lampade alogene, il tutto predisposto con allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, così come confermato da una squadra di tecnici verificatori della società E-Distribuzione intervenuti sul posto.
A seguito di perquisizione, venivano rinvenuti 400 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, 2 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 1.300 piante di sostanza stupefacente del tipo marijuana, dell’altezza media di 70 centimetri, 10 aspiratori, 20 ventilatori, 18 lampade alogene. La sostanza stupefacente veniva sottoposta a campionamento per la successiva distruzione a cura della sezione investigazione scientifiche del nucleo investigativo di Palermo. Inoltre, in un magazzino adiacente l’abitazione, venivano rinvenuti, occultati dentro un armadio metallico, 150 grammi di tritolo, un silenziatore per arma da fuoco, 18 munizioni calibro 12 ed una carabina.
Sul posto quindi veniva richiesto l’intervento di personale degli artificieri antisabotaggio nucleo investigativo di Palermo e del nucleo cinofili carabinieri di Palermo che verificava l’assenza di ulteriore materiale esplosivo. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti. Gli arrestati, sono stati tradotti presso la casa circondariale “Antonino Burrafato” di Termini Imerese. L’autorità giudiziaria ieri ha convalidato gli arresti e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Armillieri e dell’obbligo di dimora nel Comune di Palermo per Casarrubia Vito.