La Corte di appello di Palermo ha condannato Soufiane Khemiri, tunisino di 50 anni residente da diverso tempo a Castelbuono, a 4 anni e 4 mesi per maltrattamenti contro familiari, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
La sentenza è stata emessa dal presidente della Corte Giacomo Montalbano, a latere Luciana Caselli e Giuseppina Cipolla.
L’uomo avrebbe a più riprese picchiato e violentato la moglie, una donna rumena, anche lei residente a Castelbuono, comune nel quale, dopo aver trovato lavoro aveva anche incontrato quello che sarebbe diventato prima suo marito e poi il suo aguzzino.
Dopo tanta sofferenza la donna decide di rompere il silenzio e, nel 2017, presenta una denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri.
Nel corso di uno degli episodi di violenza Khemiri aveva opposto resistenza e tentato di aggredire le forze dell’ordine, allertati dai vicini preoccupati dalle urla della donna.
L’uomo è stato quindi fermato e trasferito per direttissima al carcere di Termini Imerese. Adesso la sentenza che condanna la sua condotta criminale.