E’ stato inaugurato ieri il “Laboratorio della Speranza” della Diocesi di Cefalù fortemente voluto dal Vescovo Monsignor Giuseppe Marciante (leggi questo articolo) per dare un segno forte di presenza nel territorio a fianco dei giovani. Una Fondazione desiderata, per promuovere nuove forme di occupazione giovanile e per essere da stimolo per i tanti ragazzi che cercano una guida e una formazione per rimanere nella propria terra. È importante, secondo il Vescovo, come più volte ribadito, investire e provare ad arginare lo spopolamento, in atto soprattutto nelle aree interne della Diocesi.
Ieri anche la premiazione del bando per la scelta del logo (ne parlavamo qui), indetto qualche mese fa. E’ stata selezionata l’architetto di Gangi Maria Alda Virga che insieme a Francesco Bongiorno, hanno presentato l’ idea progettuale vincitrice. Il progetto grafico si intitola “Alzati gli occhi” ed è tratto dal brano evangelico di riferimento, è costituito da un occhio che è allo stesso tempo un pesce e un pane. Nella pupilla le iniziali della D e la C della Diocesi di Cefalù.
Nell’idea progettuale il messaggio di esortazione ad avere speranza attiva e mai passiva. “Alzati gli occhi” per cogliere le opportunità e le occasioni che la vita presenta è il messaggio di speranza che segna il primo passo della nascita della Fondazione e verso nuove forme di vita imprenditoriale nella propria terra.
Alla presenza del Vescono inoltre Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e suor Alessandra Smerilli, docente di Economia e Scienze dell’Educazione presso la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma e il Notaio Angelo Piscitello per la presentazione della Fondazione “Laboratorio della Speranza”.