Cronaca

Il tartufo delle Madonie, come valorizzarlo: se ne parla in un convegno

Sabato prossimo a Castelbuono si celebra il tartufo con un evento dedicato ad uno dei prodotti di eccellenza delle Madonie. Conosciuto da sempre, ma che, a differenza di funghi, asparagi ed altre verdure spontanee, non è mai entrato nelle abitudini dei madoniti. Di cavatori, anche molto bravi, ce ne sono e ce ne sono stati, ma rispetto a quanto accade ad esempio per i funghi porcini, i numeri sono molto bassi.

Forse perché non è un prodotto che troviamo nelle ricette tradizonali madonite o perché occorrono cani ben addestrati ed un’adeguata strumentazione. Insomma gran parte del tartufo madonita è rimasto per secoli sotto terra. Ora a Castelbuono si fa sul serio e, dopo altre interessanti iniziative, per la prima volta sulle Madonie ci si siede intorno ad un tavolo per ragionare sulle possibilità di sviluppo del ricco mercato del tartufo anche a queste latitudini.

Ecco il programma dell’evento che si terra sabato 15 giugno dal titolo “Castelbuono città del tartufo” organizzato dal comune di castelbuono, in collaborazione con l’associazione nazionale “città del tartufo”, l’associazione ristoratori castelbuono, condotta slow food basse madonie e i cavatori di tartufi di castelbuono

Sala delle capriate, ex badia via roma,  72

ore 10,30 – apertura lavori; Mario Cicero sindaco del comune di castelbuono, saluto istituzionale. Previsti gli interventi di Michele Boscagli (presidente dell’associazione nazionale “città del tartufo”); Antonella Brancadoro (direttrice dell’associazione nazionale “città del tartufo”);
ore 11,30 – pausa caffé

Ore 12 – Peppe Carollo, ristoratore; Francesco Albergamo, cavatore

Ore 13 – momento conviviale con degustazione di piatti con tartufi, a cura dell’associazione locale ristoratori di Castelbuono, presso l’ex badia

ore 15 – Saluto dell’assessore Dario Guarcello. A seguire gli interventi previsti di Nello Dipasquale (onorevole); Giuseppe Venturella (docente presso il dipartimento di scienze agrarie, alimentari e forestali dell’università di Palermo); Edy Bandiera (Assessore regionale siciliano all’Agricoltura); Gianfranco Miccichè (presidente Ars)

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