Da domani, lunedì 20 maggio, lungo la carreggiata del viadotto Imera, ubicato al chilometro 57 dell’autostrada A19 “Palermo-Catania” in direzione Palermo, sarà istituito un restringimento di carreggiata con chiusura della corsia di sorpasso, al fine di consentire l’ingresso alle aree di cantiere degli elementi di carpenteria metallica che costituiranno le strutture dell’impalcato del nuovo viadotto in costruzione lungo la carreggiata in direzione Catania.
Dopo più di 4 anni dal cedimento entrano finalmente nel vivo le operazioni di costruzione del nuovo viadotto. Una storia a dir poco tormentata che può essere usata come paradigma delle inefficienze e della pachidermica lentezza della macchina burocratica che governa la Sicilia e l’Italia tutta.
Il cedimento è avvenuto ad aprile del 2015, a causa di una grossa frana che da anni, nell’indifferenza di tutti, si muoveva poche centinaia di metri a monte del viadotto, ingoiando progressivamente strade ed abitazioni ben visibili dal passaggio autostradale. Poi ad aprile di 4 anni fa l’inevitabile epilogo, la carreggiata in direzione Catania cede, poggiandosi di fatto sulla carreggiata in direzione Palermo: autostrada chiusa ed inizio di una lunga odissea per gli automobilisti siciliani: di fatto l’Isola è divisa in due.
Per raggiungere il Capoluogo occorre fare un interminabile giro via Tremonzelli, Polizzi Generosa, Scillato: più di 40 chilometri di curve fra strade strette e scivolose. Questo per ben 8 mesi, poi finalmente viene aperto il by-pass, inizialmente in entrambe le direzioni fin quando, esattamente 1 anno dopo, nell’aprile del 2016 viene aperta la carreggiata in direzione Palermo.
Dopo di che un lungo silenzio: è il tempo delle carte che si muovono con l’agilità di un bradipo. Per ripartire con i lavori di ricostruzione del viadotto bisognerà aspettare quasi tre anni dal giorno del crollo: a febbraio 2018 finalmente in Gazzetta Ufficiale viene pubblicata l’aggiudicazione della gara, affidata al raggruppamento temporaneo di imprese Gecob srl – Colnisa Costruzioni – Bua Costruzioni srl, con sede a Catania. Importo: 11 milioni, tempo assegnato per la consegna dei lavori: 18 mesi.
Più di 540 giorni per costruire un viadotto lungo 270 metri, mezzo metro al giorno, che poi, considerato che siamo in Italia, non è neanche troppo, se solo l’appalto fosse stato assegnato in tempi ragionevoli e non più di mille giorni, è il caso di ribadirlo: 1.000 giorni dopo il crollo.
La nuova tranche di lavori che partirà domani prevede la realizzazione di tre nuove campate in acciaio. Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “Vai” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800 841 148.