C’è chi sporca e c’è chi pulisce. C’è chi sbandiera ai quattro venti ogni piccolo, talvota insignificante gesto e chi invece “fa” senza “dire”. E’ nato così il progetto “bonifica ambientale”, fra una chiacchiera e l’altra quando Andrea, Giulio, Simone, Gabriele, Fulvio e Luca, durante le loro consuete passeggiate in natura, si sono accorti della “sfuggente” ma esagerata quantità di immondizia abbandonata nelle nostre campagne, in un area naturale protetta. “Continuare a parlarne non avrebbe risolto il problema – ci racconta Andrea – così, spinti da voglia di cambiamento, abbiamo, negli scorsi giorni, compiuto il primo passo ripulendo contrada “Passo l’abate”. E’ stato il nostro modo di lanciare un forte e chiaro segno di denuncia visiva della sporcizia presente sulle sponde e nei letti del fiume. Ovviamente lo abbiamo fatto avvertendo le autorità”. Un gesto silente di protesta e di proposta che sarebbe rimasto anonimo ma ugualmente efficace se non fosse stato travisato. “Purtroppo alcuni nostri concittadini hanno volto lo sguardo in una direzione totalmente opposta rispetto alle nostre intenzioni, sottolineando la crudeltà di gesti non compiuti da noi (come quello di umiliare la carcassa di un agnellino). Questo ci sorprende e ci addolora. Non vorremmo – continua Andrea – che ci sia da parte di qualcuno la voglia di alimentare la disapprovazione della comunità verso un gesto nuovo ed inconsueto”. In effetti inconsueto lo é, ma è anche abbastanza chiaro: questi ragazzi portano alla luce del sole le nostre cattive abitudine. I rifiuti abbandonati fra i boschi vengono raccolti e messi per strada ottenendo due cose: la denuncia ed insieme la collaborazione con gli organi preposti che, adeguatamente avvisati, possono intervenire per rimuovere, molto piu facilmente, quella monnezza che altrimenti sarebbe rimasta ad inquinare le nostre campagne chissà per quanto tempo. Sentiti dalla redazione i ragazzi rivolgono una stoccata a quanti li hanno criticati: “Siamo stati attaccati da coloro che hanno visto del marcio in un’azione volta al solo beneficio dell’ecosistema Madonita, del paese e dei suoi abitanti, senza previo consulto. Sappiamo che “ripulire” l’ego e la malizia di qualche individuo è un progetto più ambizioso rispetto a quanto da noi fatto in questi giorni. Tuttavia, attivamente siamo un piccolo gruppo indipendente, dalle grandi idee ed in espansione, che sta cercando di farsi spazio in una cieca realtà con l’intento di sensibilizzare le generazioni precedenti e successive alla nostra, speranzosi di poter proseguire nei nostri intenti senza futuri malintesi”