Sabato 11 maggio alle 10, presso la sala consiliare del Comune di Cefalù, si terrà un incontro pubblico sulle buone pratiche per la raccolta differenziata e verrà presentata questa iniziativa che vuole contribuire a ridurre considerevolmente la frazione indifferenziata dei rifiuti solidi urbani costituita dai pannolini usa e getta (altamente inquinanti e non biodegradabili), e favorire l’uso dei pannolini lavabili, ecologici, economici e riutilizzabili.
L’uso di pannolini lavabili apporta svariati vantaggi alle famiglie che ne fanno uso, ma anche all’intera comunità.
Oltre ai vantaggi salutari, anche quelli economici ed ambientali: un pannolino “usa & getta” impiega fino a 500 anni per potersi decomporre in ogni sua parte e, calcolando che un neonato consuma in circa 2,5 anni 5.550 pannolini circa, la quantità di rifiuti diventa visibilmente enorme. Tutto questo si traduce in un danno grave per il nostro pianeta. Inoltre, incentivare l’uso dei pannolini lavabili, può portare anche ad un risparmio economico dell’ente: se ogni famiglia con un neonato usasse 25 pannolini lavabili (contro 5.550 di usa e getta), il servizio che si andrebbe a pagare per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati diminuirebbe drasticamente.
Al mondo si utilizzano ben 3,5 miliardi di galloni di olio, 82.000 tonnellate di plastica e 1.3 milioni di tonnellate di polpa di legno per produrre 18 miliardi di pannolini di plastica. Questi pannolini necessitano di circa 500 anni per decomporsi e non sono completamente biodegradabili. Si potrebbe obiettare però che per lavare i pannolini riutilizzabili si consuma molta acqua: in realtà se ne consuma il il 37% in meno rispetto a quanta se ne consuma per produrre i pannolini usa e getta.
Inoltre per produrre questo tipo di pannolini si consumano anche molte altre risorse naturali e si impiegano prodotti come solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani, che finiscono poi ad inquinare le nostre acque. Ogni giorno in Italia si usano almeno sei milioni di pannolini usa e getta, che, in un anno, si traducono in 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica. Il “contributo” da parte dei singoli bambini (forse sarebbe più opportuno dire dei loro genitori) è di circa 1 tonnellata al compimento del terzo anno (circa 4500-5000 pannolini).