L’ennesima emergenza rifiuti è davvero dietro l’angolo. Oggi scade il mandato dei Commissari delle Srr (le società istituite per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) ma la confusione regna sovrana. La Regione non intende prorogare i vecchi contratti e non vuole sottoscriverne di nuovi passando la patata bollente ai comuni che non hanno nessuna intenzione di raccoglierla e bruciarsi le mani.
Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia e sindaco metropolitano di Palermo ha inviato una nota all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità diffidando la Regione ad attivarsi con la massima tempestività per garantire la continuità del servizio.
Per Orlando, come riportato da BlogSicilia.it “non vi è alcun presupposto giuridico né alcuna competenza che la legge affida al sindaco metropolitano in questa materia, tale da giustificare l’adozione di provvedimenti che, se adottati potrebbero anzi costituire illecito ed essere del tutto nulli”. Intanto i sindaci sono alle prese con provvedimenti ed ordinanze in deroga per scongiurare il blocco del servizio di raccolta rifiuti.
La grande preoccupazione traspare anche dalle parole del sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, presidente della Srr Palermo Est che raggruppa 13 comuni del Palermitano che afferma: “Ci aspettavamo che Musumeci firmasse una ordinanza per la prosecuzione della gestione commissariale invece ci ritroviamo nel caos”.
“La nostra Srr Palermo Est – afferma Lapunzina – non è affatto inadempiente né in ritardo né si può pensare di risolvere tutto con una ordinanza 191 che dichiara l’emergenza. I comuni della nostra Srr sono adesso in grandissima difficoltà. Noi sindaci siamo in contatto”.
Questi i comuni della Srr presieduta da Lapunzina: Altavilla Milicia, Baucina, Caccamo, Campofelice di Fitalia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Ciminna, Mezzojuso, Sciara, Trabia, Ventimiglia di Sicilia e Villafrati.
“Qualora Regione e Provincia non faranno nulla, saremo noi costretti ad adottare provvedimenti per contrastare l’emergenza. Si tratta anche di Comuni – precisa il sindaco di Cefalù – che hanno raccolto la sfida della differenziata; a Cefalù, ad esempio siamo già al 55% di raccolta creando le postazioni dedicate e il servizio di ritiro porta a porta. Adesso non possiamo bloccare tutto. Abbiamo la responsabilità di trovare una soluzione, è una emergenza che non possiamo fare altro che risolvere noi. Vedremo come”.
La parola caos utilizzata da Lapunzina è quella che descrive meglio la situazione, i sindaci sono in trincea e in aperta lotta sia con il governo regionale, che sembra voler tirare dritto per la sua strada, sia con Orlando che di fatto, con la nota inviata alla Regione si è velocemente disfatto della patata bollente.