Marcatori: De Luca, De Luca, Lupo, Caronia A., Rosella, Iezzi.
Canicattì: Iacono (21′ st Lo Iacono), Cammareri (27′ st Iezzi), Tedesco, Lupo, Ferotti (12′ st Caronia V.), Maggio, Rosella, Comegna, De Luca (12′ Di Mercurio), Caronia A. (30′ st Dumas), Malluzzo. A disp.: Giglio, Violante, Filippone. All.: Terranova
Geraci: Dolenti (26′ st Corradino), Scalisi (32′ pt Buccafusco), Bognanni, Palazzo, Prestigiacomo, Russello, Marsala (32′ st Serio), Cuccia (21′ st De Santis), Velardi, Azzara, Lo Bianco. A disp.: Ghachechem, Di Simone, Scilluffo. All.: Bognanni
Arbitro: Scarantino di Caltanissetta
Era una partita inutile per il Geraci e, quando ti presenti al cospetto di uno squadrone come il Canicattì, senza motivazioni, la goleada e dietro l’angolo. Specie se i ragazzi di mister Terranova hanno almeno due motivi per dare il massimo: intanto la speranza di tenere a debita distanza il Sant’Agata, evitando così la rogna dei play off all’interno del girone A di Eccellenza. In secondo luogo c’era la ferita del pareggio rimediato nel girone di andata in casa del Geraci. Risultato onestamente meritato dai madoniti ma mai andato già ai biancorossi di Canicattì. Per la cronaca sono andati a segno: due volte De Luca, il bomber Angelo Caronia, Rosella e Iezzi, entrato nel secondo tempo al posto di Cammareri. Ma questa partita rimarrà nella memoria dei geracesi non certo per il risultato ma per la presenza di un concittadino in un campo così blasonato. Benny Corradino (nella foto qui sotto) è il primo calciatore (anche se in questo caso si tratta di un portiere) geracese ad avere nel suo score delle presenze nella massima serie regionale: l’Eccellenza. Per la precisione si tratta della seconda presenza consecutiva di Corradino con l’A.C. Geraci. Già la settimana scorsa, nella partita giocata in casa contro il Partinicaudace, mister Bognanni aveva deciso di buttare nella mischia il giovane talento locale, resosi anche protagonista di alcuni ottimi interventi. Un motivo in più per festeggiare una stagione sicuramente positiva e per mettere da parte la sconfitta di oggi, pesante sì, ma indolore.