Dei problemi di acqua potabile a Gangi, il nostro giornale ne ha parlato svariate volte. Alla fine del 2018, su 70 giorni, solo per 17 giorni l’acqua era stata dichiarata idonea all’uso potabile (come raccontavamo in questo articolo). Per il resto, acqua vietata da bere e per cucinare.

Oggi l’ennesimo avviso da parte del comune che vieta di usare l’acqua per usi alimentari “fino a nuovo avviso”. Il problema? Una concentrazione di alluminio di 480 microgrammi per litro, una concentrazione decisamente fuori legge e che impone lo stop. In viale delle Rimembranze è stato attivato un punto di distribuzione, ma è chiaro che i disagi per i cittadini rimangono.

I problemi però ci sono. E a nulla sono valse le dichiarazioni rese dal primo cittadino Francesco Migliazzo proprio su questa vicenza (leggi questo articolo). In quella lettera, il primo cittadino di Gangi spiegava che non si deve parlare di acque inquinate: “Il fenomeno non è indice di inquinamento delle acque, ma è causato da un evento naturale, dovuto alla morfologia della roccia e dei terreni dove insistono le sorgenti, che si rileva da sempre nel periodo invernale, quest’anno aggravato dalle copiose piogge e nevicate degli ultimi mesi”. Ma a farne le spese sono, come sempre, i cittadini.