Nella classe regina del 42° Rally del Ciocco e Valle del Serchio, fino a poche prove dal termine, era stato Andrea Crugnola, sulla nuovissima Polo R5 a sbaragliare la concorrenza e mettere tutti dietro, mettendo a segno vittorie di prove speciali importanti, non lasciando spazio agli avversari. Solo un problema meccanico, secondo le prime indiscrezioni un guasto all’idroguida o al piantone dello sterzo, ha permesso ad un arrembante Giandomenico Basso, navigato da Lorenzo Granai, su Skoba Fabia R5 preparata da DP, di conquistare il gradino più alto del podio, regalando così alla scuderia Loran la vittoria della gara di apertura del CIR 2019.
Basso, nelle giornate di gara, aveva dimostrato di essere l’unico a poter insidiare la corsa alla vittoria di Andrea Crugnola. Sul secondo gradino del podio è salito Simone Campedelli, navigato da Tania Canton, a bordo della Ford Fiesta R5. Per lui, una gara sotto le aspettative, dopo essersi aggiudicato le prime due prove per pochi decimi di secondo, non è più riuscito a vincere nessuna prova. L’assenza di errori però gli ha permesso di ottenere il secondo posto. Sul gradino più basso del podio di questo avvincente 42° Rally del Ciocco e Valle del Serchio, grazie al ritiro di Andrea Crugnola, è arrivato Luca Rossetti, navigato da Eleonora Mori, su Citroen C3. Il pilota ufficiale della casa del double chevron ha condotto una gara in crescendo, senza però riuscire ad insidiare il trio di testa. Una gara decisamente sotto tono per colui il quale era dato per favorito. Incalzato da Craig Breen, su Skoda R5 della Metior, è riuscito comunque a conquistare il terzo posto, con appena due secondi sull’inglese.
Per i siciliani in gara, il 42° Rally del Ciocco e Valle del Serchio si è rivelata una trasferta ricca di insidie. Sul podio in classe R1B il madonita Giuseppe Picciuca, navigato dal messinese Giovanni Barbaro che ha portato i colori della Project Team sul terzo gradino. Una gara inaugurale importante per Picciuca in ottica del trofeo Suzuki Swift Sport. Al primo appuntamento stagionale e con una macchina tutta da scoprire, Picciuca ha dimostrato di riuscire a tenere il passo dei rivali del trofeo. Un errore nella PS3, ha compromesso il loro primo giro, ma una volta giunto in assistenza e messa a punto la piccola Suzuki, è riuscito a compiere il secondo giro fermando il cronometro su tempi sempre più in crescendo, riuscendo ad aggiudicarsi nel finale le ultime due prove di giornata.
Avvio di stagione sfortunato per i palermitani Alessio Profeta e Sergio Raccuia, che a bordo della loro potente Skoda Fabia R5, curata dalla IM Motorsport, reduci da un’ottima prestazione al rally di Cefalù della settimana precedente, hanno dovuto abbandonare la gara anzitempo a casa un piccolo incidente nel corso della PS 6 Renaio 1. Ci sarà comunque modo di rifarsi già dal prossimo appuntamento al rally di Sanremo, in programma per metà aprile.
In classe R2B, il pilota di Prizzi Marco Pollara, navigato dal Garfagnino David Castiglione in gara a bordo della Ford Fiesta, ha condotto una gara test in via dell’avvio del campionato, che avrà inizio in Liguria con la prova del Sanremo. Una gara ricca di imprevisti, non è mancata la foratura nell’ultima PS, solo dopo 3 chilometri dal via ed un imprevisto durante la PS 6 per un cartello di SOS esposto per errore dall’equipaggio Trevisan-Taufer. Nonostante tutto, il siciliano è riuscito a tagliare il traguardo e portare a casa chilometri importanti, che gli hanno permesso di ritrovare il giusto feeling con la Ford Fiesta.
Ritiro amaro per il navigatore cefaludese Marco Pollicino, alle note del toscano Christofer Lucchesi a bordo della Peugeot 208 R2B. Già durante lo shakdown, la loro 208 si era ammutolita per un problema di alimentazione durante il terzo passaggio e risolto poi in assistenza. In gara poi, sono stati traditi dalla rottura della colonnina della ruota. Nella gara di casa del pilota toscano, era importante ottenere punti in ottica trofeo, ma il cedimento ha reso vano gli ottimi tempi di giornata.
Stop amaro anche per l’equipaggio femminile composto da Corinne Federighi e l’agrigentina Ilaria Rapisarda, che hanno abbandonato i loro sogni di gloria, nel corso della PS3 Careggine 1. Lo sporco trovato in una destra 2 ha fatto scivolare rovinosamente verso il muro la loro potente Renault Clio R3C, danneggiando irreparabilmente l’anteriore sinistra e mettendo così fine alla loro gara.
Un Campionato Italiano Rally 2019 che si avvia agguerrito e con un grande Andrea Crugnola, che nella fase iniziale di gara ha dimostrato di poter dire la sua già da subito in questo campionato. L’assenza dei pluri campioni italiani, Andreucci-Andreussi e di Scandola-D’Amore, abituati a conquistare i gradini più alti del podio, rende quasi omogeneo il livello dei contendenti. Vedremo tra qualche settimane se Crugnola-Ometto riusciranno ad imporre ancora una volta il loro passo e risolti i problemi di affidabilità e se gli inseguitori, con Basso in testa, continueranno in crescendo questo campionato.