Buttata l’ancora per rimanere nelle Madonie. L’aggancio potrebbe essere dato dagli incentivi e le agevolazione di Resto al Sud. Una opportunità che è stata illustrata ieri pomeriggio presso il cine Teatro Grifeo di Petralia Sottana grazie ad un incontro promosso dal Gal Madonie. Davanti ad un folto pubblico di giovani che vogliono tentare la strada dell’imprenditoria, con il coordinamento del presidente del Gal Santo Inguaggiato, hanno relazionato tecnici ed esperti al fine di dare le necessarie e utili informazioni agli interessati rispondendo anche a domande precise poste dalla platea.
Dopo i saluti del sindaco Leonardo Neglia è stato Dario Costanzo, responsabile di piano del Gal Madonie, ad illustrare le opportunità che a breve saranno avviate dal Gal, nell’ambito del Psr Sicilia 2014/2020, con la pubblicazione delle misure 6.2 e 6.4.c che sono connesse e possono essere sfruttate contemporaneamente. La prima prevede aiuti fino a 20 mila euro per l’avviamento di attività imprenditoriali extra-agricole nelle zone rurali. La seconda, il cui finanziamento può arrivare fino a quasi 100 mila euro, andrà a sostegno per la creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei settori commercio – artigianale – turistico – servizi – innovazione tecnologica ed in particolare a favore della nascita di B&B, valorizzazione di prodotti artigianali, creazione e sviluppo di attività commerciali, servizi turistici, servizi ricreativi, di intrattenimento, servizi per l’integrazione sociale in genere e servizi di manutenzione ambientale. “L’obiettivo generale del Pal, ha detto Costanzo, è il miglioramento della resilienza rurale dell’area in cui operiamo. Con queste due misure prevediamo la nascita di circa 30 nuove imprese di giovani e donne.”
Dell’incentivo di Resto al Sud ha parlato Rosaria D’Arrigo di Invitalia che è il partner che gestisce tutte le fasi della nascita delle nuove imprese. La consulente ha illustrato tutti gli step previsti per ottenere il finanziamento: dalla presentazione della domanda al finanziamento del progetto specificando quali sono le spese ammissibili e le agevolazioni previste da questo strumento. Resto al Sud finanzia iniziative imprenditoriali nel campo della produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; nella fornitura di servizi alle imprese e alle persone, nel campo del turismo. Nel suo intervento, Rosaria D’Arrigo, ha anche parlato di risultati evidenziando che ad oggi, nel 2019, sono già state presentate 6500 domande, di cui 2500 approvate, ed altre 10000 sono in compilazione. Segno che c’è voglia nei giovani di scommettere su se stessi e sulle loro idee. Il dato che ha fatto riflettere è stato quello regionale e soprattutto quello della Sicilia che si attesta a 1100 domande di cui 390 approvate contro la Campania che ne annovera più di 3000 di cui approvate 1248. Un dato chiaro che testimonia come la Sicilia, anche in questo caso, stenta nonostante le agevolazioni consistono in un finanziamento a copertura del 100% delle spese con un’articolazione precisa legata ad un finanziamento bancario da restituire in un tempo prefissato.
Delle dinamiche bancarie ha parlato il Presidente della Bcc San Giuseppe di Petralia Sottana Stefano Farinella che ha sottolineato il ruolo del Bcc nel territorio confermando la massima disponibilità dell’istituto bancario in favore di tutte le iniziative imprenditoriali madonite. La Bcc, tra l’altro, è stata tra le prime banche ad essere accreditata quale finanziatrice dei progetti relativi a Resto al Sud. “Sfruttando questa opportunità assieme alle altre che ci saranno, ha evidenziato Alessandro Ficile, amministratore unico di Sosvima, si potrebbe avviare un processo di rivitalizzazione delle attività produttive e sociali ad anche la rigenerazione del patrimonio edilizio legato proprio all’apertura delle nelle nuove aziende.” Anche Ficile si è soffermato sulla bontà della misura Resto al Sud e riflettendo sui dati relativi alla Sicilia ha dato una sua interpretazione legando la poco richiesta al fatto che in molti casi il finanziamento messo a disposizione (50 mila euro) è insufficiente. Ficile, a conclusione dell’intervento ha annunciato che è in fase di avviamento a Petralia Sottana, nei locali dell’ex macello, una incubatore di imprese, che aprirà il prossimo anno, per 20 imprese che potranno utilizzare i locali, tutte le attrezzature necessarie ed anche un supporto specialistico dalla realizzazione alla vendita e promozione dei prodotti.
“Continueremo con iniziative di animazione del territorio – ha detto il presidente del Gal Madonie Santo Inguaggiato – nella speranza che questi incentivi possano non solo aiutare i giovani a Restare al Sud ma anche a favorire il rientro di chi è andato via.”