Cefalù, arriva la sentenza di primo grado: il Lido Poseidon va demolito

Redazione

Cronaca

Cefalù, arriva la sentenza di primo grado: il Lido Poseidon va demolito

13 Febbraio 2019 - 09:27

Era rimasto lì, in attesa di novità, il lido Poseidon sul lungomare Giardina di Cefalù. La Polizia lo aveva sequestrato nell’aprile 2015. Oggi, a distanza di quasi 4 anni, arriva la sentenza di primo grado del giudice del tribunale di Termini Imerese Claudia Camilleri nei confronti di Giovanni Cimino, amministratore di fatto del lido Poseidon, anche se il rappresentante legale della società è il novantaquattrenne padre dell’imputato. Lo scrive l’edizione di Palermo di Repubblica. Cimino, a seguito delle indagini condotte dal commissariato di Cefalù guidato da Manfredi Borsellino, è stato condannato a 11 mesi di reclusione e a un’ammenda di 39 mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali, con l’accusa di violazioni di norme urbanistiche, paesaggiste e ambientali per la realizzazione di opere difformi dalle concessioni rilasciate e in violazione rispetto a quelle previste dalla concessione demaniale marittima. La pena è stata sospesa ma è subordinata alla demolizione dell’opera abusiva e al ripristino dello stato dei luoghi.

Secondo gli inquirenti che avevano effettuato il sequestro, “la struttura balneare nel suo complesso rappresenta una barriera visiva che impedisce la continuità della veduta del litorale, intaccandone l’integrità dell’immagine in tutte le sue componenti panoramiche e naturalistiche. Inoltre la copertura posta al di sopra delle strutture collocate a quota dell’arenile, per la sua profondità, nasconderebbe completamente la visione della battigia e della spiaggia su un lungo tratto della passeggiata a mare”.

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