Guai giudiziari per l’attuale vicesindaco di Alimena, Gaspare Mario D’Amico, per una violenta discussione intrapresa con due carabinieri che lo avevano fermato senza cintura, nel cento abitato di Alimena. È stato così processato per oltraggio a pubblico ufficiale, davanti al giudice monocratico Daniela Mauceri, del Tribunale di Termini Imerese.
Il fatto risale al 17 giugno 2015. D’Amico si trovava alla guida della sua auto, senza cintura, quando venne fermato ad un posto di controllo dei Carabinieri di Alimena, in via Garibaldi. Quando D’Amico capì che i militari avrebbero staccato la multa, sarebbe uscito dalla macchina, rivolgendosi, secondo l’accusa, “in modo irriguardoso” nei confronti di un vicebrigadiere, coprendolo di ingiurie.
Fu in quel momento che i due carabinieri accesero un registratore: “Lo sai chi sono io? – le parole registrate – Lo sai qual è il mio curriculum vita… e dopo vent’anni mi dici spostati? Non ti devi neanche avvicinare a me con la divisa… . Io non sono né immigrato, né clandestino e neanche delinquente… . Non ti devi neanche permettere di affiancarmi a me, capisti?”.
A citare in giudizio Gaspare Mario D’Amico per oltraggio a pubblico ufficiale è stato il Pm Carmela Romano. Il vicesindaco davanti al giudice ha fatto una proposta di risarcimento danni, pari 800 euro: 400 euro al Fondo assistenza previdenza e premi per il personale dell’Arma dei Carabinieri, 200 euro alla Confraternita della Misericordia e 200 euro ai sevizi sociali del Comune di Alimena.